Aumenta in tutto il mondo il numero degli attacchi di squalo. Sopra la media i cinque attacchi avvenuti a dicembre in Egitto, a Sharm El Sheik.
Foto ©NIWA
Nonostante la Florida avesse normalmente la media più alta del resto del mondo, il numero degli attacchi in questo paese è invece diminuito lo scorso anno, con 13 attacchi contro una media annuale di 23 negli ultimi dieci anni. E’ quanto ha affermato George Burgess, direttore dell’archivio al Florida Museum of Natural History.
Nel mondo, lo scorso anno sono stati registrati 79 attacchi, il più alto numero dal 2000 (80 attacchi allora), mentre la media di attacchi mortali di 6 in tutto il mondo è rimasta inalterata.
Gli Stati Uniti hanno registrato 36 attacchi, di cui 5 in North Carolina, 4 alle Hawaii, 4 in California e 4 in South Carolina e attacchi isolati in altre regioni come Georgia, Maine, Oregon, Texas, Virginia, Washington. Il declino di attacchi in Florida è iniziato nel 2007 con 31 attacchi, poi 28 nel 2008 e 18 nel 2009 e 13 l’anno scorso.
Gli Stati Uniti continuano però a detenere il primato di attacchi, seguiti da Australia (14), Sud Africa (8), Vietnam (6) ed Egitto (6).
Proprio in Egitto si è verificato l’evento più anomalo lo scorso dicembre, con cinque attacchi di cui uno mortale. Gli attacchi si sono susseguiti nell’arco di cinque giorni, e quattro dei cinque attacchi sono stati attribuiti alla medesima coppia di squali.
Secondo Burgess, gli attacchi nel mar Rosso sono da attribuire a una combinazione di fattori naturali e umani allo stesso tempo, come le alte temperature dell’acqua causate da un’insolita caldissima estate, oppure il fatto che alcune imbarcazioni hanno scaricato in mare carcasse di pecore morte, oltre ai divers che davano cibo ai pesci e squali da reef.
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ma adesso si può tornare? e poi menomale ke nn ci siamo andati