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Plastica Vietata a Bali

Decisione storica del Governatore di Bali. Bannato l’uso di borse di plastica, polistirolo e cannucce di plastica con effetto immediato.

Il divieto è stato annunciato alla vigilia di Natale, ma firmato già dal 21 dicembre, dal governatore di Bali, Wayan Koster, che finalmente ha annunciato un provvedimento atteso da diverse parti per cercare di limitare l’inquinamento derivante dall’uso smisurato di oggetti di plastica.

Ogni mese infatti vengono scartati 30 milioni di bottiglie di plastica a Bali, che poi finiscono in gran parte in mare e sulle spiagge, con tutto quello che ne consegue a livello turistico e i pericoli che ne derivano per le creature marine, uccelli e barriere coralline.

 

 

La popolare Kuta beach invasa dalla plastica

 

Nel febbraio 2017, in occasione del World Ocean Summit, tenutosi proprio a Bali, il problema dell’inquinamento era già pressante, ma la soluzione adottata era stata quella di orientarsi a una maggior sensibilizzazione ed educazione all’uso consapevole della plastica.

Per anni sono state portate avanti le battaglie degli ambientalisti, le raccolte di firme, le pulizie delle spiagge e, quest’anno, anche la WSL si è schierata a favore della risoluzione del problema, rinominando la tappa di Keramas Corona Bali ProTECTED.

Finalmente a distanza di quasi due anni da quesl febbraio 2017, il governatore Koster ha optato per una misura più radicale, vietando come si auspicava l’uso delle borse di plastica, il polistirolo usato spesso per la realizzazione di contenitori ad uso alimentare (inclusi bicchieri, piatti ecc..) e le cannucce di plastica.

 

 

Da Kuta a Keramas spiagge invase dalla plastica. Foto Morgan Maasen

 

 

In questo modo il governatore si augura di ridurre il numero dei rifiuti in plastica del 70% nell’arco di un anno, percentuale che a febbraio 2017 si sperava di ridurre entro il 2025. La misura è volta a dare una brusca accelerazione al processo, che ormai non può più aspettare, visti gli effetti negativi non solo sul turismo, ma anche sulle specie marine nelle loro varie forme.

“Questo è il mio piano per preservare la natura di Bali, oltre che per mantenere la qualità dell’industria turistica” ha dichiarato Wayan.

E’ previsto un periodo di adattamento di sei mesi da quanto il provvedimento è stato firmato in data 21 dicembre 2018.

 

 

 

 

 

Il regolamento disciplina i tipi di plastica e la limitazione dell’uso, il piano regionale, il ruolo del pubblico, l’istruzione e il finanziamento, nonché le ricompense per chi si adegua e le sanzioni amministrative per chi non lo fa. Questi ultimi due però sono ancora in fase di discussione da parte del team del governatore, composto da funzionari regionali, accademici, organizzazioni non governative, imprese, nonché figure consuetudinarie e religiose che si occuperanno di fornire istruzione, formazione, supporto tecnico e altre attività per limitare l’uso della plastica al pubblico a Bali.

La situazione della plastica a Bali è solo una piccola goccia rispetto ai milioni di tonnellate di plastica che galleggiano negli oceani, ma un passo in avanti finalmente è stato fatto e in modo più concreto.

 

Cover foto: questa immagine di Zak Noyle è stata probabilmente quella che per prima ha portato in evidenza al popolo dei surfisti di tutto il mondo il grosso problema dell’inquinamento a Bali.

 

 

 

 

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