Il WSL Longboard Tour sta per cominciare con la prima tappa a Noosa, Australia, e ci sono almeno tre buoni motivi per seguire l’evento.
Una swell discreta è prevista per l’apertura del waiting period della prima tappa del campionato mondiale longboard, Noosa Longboard Open, pronta a partire il 22 febbraio (21 febbraio sera, considerando il fuso orario GMT+10) sui lunghi point destri di Noosa Heads, Australia.
Francesca Rubegni 11x Campionessa italiana longboard sarà nella quarta heat del primo round
Un buon motivo per sintonizzarsi sul sito WSL è la presenza nel tabellone maschile e femminile dei nostri alfieri Federico Nesti e Francesca Rubegni, determinati a partecipare a più tappe possibili del tour di qualificazione nel tentativo di accedere alla finale mondiale, che l’anno scorso hanno mancato per un soffio.
I nostri ragazzi partecipano al Tour praticamente autofinanziandosi, non avendo un major sponsor che paga loro le trasferte. Per finanziarsi, la pluricampionessa Francesca Rubegni ha lanciato una campagna di raccolta fondi, per sostenerla potete cliccare direttamente qui.
Un altro ottimo motivo per seguire la gara è il ritorno della leggenda del longboard Joel Tudor che, nonostante avesse dichiarato di voler passare il testimone alle nuove generazioni durante la sua ultima apparizione al Longboard Classic New York, tuttavia non ha resistito alla tentazione di poter surfare le lunghe destre da sogno di Noosa senza il classico affollamento dei giorni comuni.
Pubblicato da Federico Nesti su Domenica 26 gennaio 2020
Federico Nesti ha trascorso l’inverno allenandosi tra Portogallo, Italia e Marocco. Grazie al suo elevato ranking WSL partirà dal terzo round, heat 7.
Un ultimo buon motivo per seguire l’evento è quello di potersi fermare a sognare davanti alle perfette destre di Noosa, che proprio pochi giorni è stata dichiarata la decima Riserva Surfistica al mondo, grazie al World Surfing Reserves program amministrato da The Waves Coalition, con base in California, che riconosce non solo i surf breaks di livello mondiale, ma la forza della comunità di locale e l’impegno della comunità surf nella protezione del suo ecosistema di surf.
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