da puka » gio set 11, 2008 3:25 pm
Un radioso mattino di sole scolpito in un cielo terso. Gli ultimi caldi refoli nell’aria settembrina sembrano scivolare con gradualitàverso i primi respiri autunnali. Il passaparola si diffonde in fretta perché l’esito delle più recenti previsioni meteorologiche è inconfutabile: sulla costa sta giungendo un treno di onde da surfare trasportato da una perturbazione che infuria lontana nell’oceano. E così gli spot più famosi, anche quelli meno noti e gelosamente custoditi, si animano più del solito. Per alcuni il sacrificio è quello di spararsi qualche ora di auto in direzione delle onde promesse e della felice unione con il respiro del mare, della salsedine, di madre natura. Ma si fa questo e altro ancora per una passione che va dritta al cuore e all’anima.
Nel generale richiamo verso il mare partono anche sette surfisti. Magari non si conoscono ma è probabile che si siano confusi tra una marea di rampanti imprenditori incravattati, anonimi impiegati, succinte segretarie nei corridoi o negli ascensori del proprio posto di lavoro. Sappiamo che si sono alzati alle prime tonalitàviola di un cielo vestito d’alba, eccitati giàdall’idea di caricare la tavola in auto, partire e imboccare la strada dritto fino al mare per raggiungere il prima possibile la line up e ritornare ad essere per un po’ gli allegri bambinoni in vena di giocare. Le onde sono all’altezza delle previsioni. I sette, di certo, si sono mescolati alla moltitudine di surfisti, tra precedenze da rispettare, scambio di parole o lunghi periodi di silenzio e di concentrazione in attesa dell’onda giusta.
I sette surfisti erano al mare perché un appuntamento con delle onde così belle era imperdibile in quel radioso mattino dell’11 settembre 2001. Le onde erano quelle che accarezzavano la costa del New Jersey, non lontano dal traffico e dal caos di New York. I sette surfisti lavoravano nelle due torri gemelle che bruciavano all’orizzonte colpite da un bieco terrorismo. Sono scampati all’attentato perchè il richiamo delle onde era stato forte e la giornata di vacanza li ha salvati da morte sicura.
Piccola curiositàemersa allora dalla ricca contraerea di notizie angoscianti e terrificanti di quell’11 settembre avvolto, ancora a distanza di sette anni, in un alone di dubbi e misteri. Troppi.
a 40anni deciderò cosa farò da grande