questo è un argomento interessantissimo! allora..io la penso cm zion, che la bravura d un surfista la si vede dall'uomo/donna e non dalla sua tavola o muta...xò purtroppo c'è un culo d gente che se nn hai il "marchio" sei uno sfigato e nn sai fare una ceppa!questo lo riscontro molto più nelle nuove generazioni, dove vedi tavole super fighe cortissime e magari hanno iniziato da due giorni(pure io ce l'ho corta, ma è stato uno sbaglio mio, indipendente dal brand o da fa più figo)...credo a mio umile parere che questi siano i cosiddetti surfisti della domenica, quelli che fanno surf x tendenza e non xchè c'è una reale passione!questione localismo.. in sarda ora si sta bene....ma x star bene devi comportarti bene... prima di aarivare al capo c'è una piccola costruzione cn scritto locals only... ovviamente non ci sono dei barbari ma quando si entra in un posto "nuovo" e "nn tuo" devi avere rispetto, se c'è questo allora si evitano spiacevoli inconvenienti...(nn che tra locali nn ci si scorni alla grande). ovviamente un surfer deve avere la capacità d pensare, NON sono all'altezza d questo spot, quindi vado in un posto dv c'è meno gente-nessuno e faccio la mia esperienza! invece capita d vedere sempre più principianti,che si infilano in spot seri o cmq dv va a rompere i maroni agli altri... x la cultura surfistica, qui da noi il surf c'era almeno dal 90 (video youtube) e penso che le prime tavole nn vennero importate, ma costruite dallo shaper Ruina che ancora oggi sforna tavole rinomate in sarda, oltre che essere un grande surfer (che ancora oggi partecipa a gare)...
P.s.: ho origini genovesi anch'io quindi sn tirchio e guardo il risparmio....