Gioe e dolori

Chiacchiere, sfoghi, i grandi temi della vita (tipo: Surf, surf, e ancora surf...)

Re: Gioe e dolori

Messaggioda Ryo » mer mar 15, 2017 1:11 pm

Comunque da legian disto si e no una 20 di km...
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda Ryo » mer mar 15, 2017 1:15 pm

Ciao Charlie grazie per gli auguri! Purtroppo succede! Fa parte del gioco, altrimenti andavamo a giocare a golf :D.. Io ho ripreso da un paio di giorni e purtroppo nn son più sicuro di me come prima... Credo sia normale..col tempo lo "shock" dovrei dimenticarlo spero..
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda davidelba » mer mar 15, 2017 2:02 pm

Ciao Ryo
Posso dirti che la paura con il tempo passa, questo è un fenomeno naturale della mente umana.
Che sia un bene o un male questo non so dirtelo, per esperienza posso dirti che succede, ho fatto diversi incidenti stradali in moto e brutte cadute fuoristrada sempre in moto, ogni volta che tornavo in sella dopo un recupero, avevo paura ma poi acquisita di nuovo padronanza del mezzo e dei percorsi ho ricominciato ad andare come prima ma con più coscienza di cosa significa prendere un rischio, ne ho presi altri tante altre volte ma farlo in modo consapevole ti da un margine di errore diverso, poi tutto può succedere ma di solito non succede.
open your mind and your board will follow...
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda manu77 » mer mar 15, 2017 6:33 pm

Io invece ho smesso di andare in moto. Ce l’ho ancora nel garage però diciamo
che il tempo qui ad Amburgo non ti invita di girare tanto in moto. Poi meno chilometri
fai più cresce la insicurezza quando torni in sella. Se mi ricordo ai miei tempi in Italia
e come andavo in moto, mi viene su una certa forma di paura. Un pazzo sono stato.
Sono molto felice di esserne uscito completamente e senza incidenti. Chissà se fossi
ancora in Italia magari andrei sempre in moto ;-)
Ho rispetto per te Davide che sei sempre tornato in sella dopo un incidente.
Comunque non penso che si possa paragonare la sella di una moto con il surf.

Non so ma ultimamente mi sono sempre chiesto perché non avevo mai paura in moto.
Pensavo sempre che a me non succederà mai un incidente. Alla fine è l'ignoranza della
quale mi fidavo. E questa ignoranza mi portava alla sopravvalutazione, alla convinzione
che le cose andranno bene per me. Spesso mancava solo un centimetro o due e sarei caduto.
Il non cadere mi rendeva ancora più convinto del fatto che non capiterà mai qualcosa a me.
Era quasi una prova ;-)

Ryo... spero che lo shock ti passi al più presto...
mucha máquinita poco corazón en este mundo!
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda Ryo » mer mar 15, 2017 7:38 pm

Grazie Manu, in realtà' mi sn fatto male solo venti gg fa... E oggi è' la terza volta che entro in acqua .. Purtroppo cn molta meno disinvoltura ...ci vorrà del tempo.

Questo articolo parla dello spot "incriminato", l ho trovato sul web .. Ci ho surfato anche stasera

Sitting 500 metres out from shore at a powerful Bali surf break, Kedungu, nine days ago, I saw the big waves that have delighted and intimidated surfers in Indonesia over the past month nearly take another victim.

Kedungu is 40 minutes west of Kuta Beach, a semi-secret spot among surfers where three-metre-plus waves break over reef.

Standing on the beach earlier, watching the large, deserted waves that had deterred others that morning, a young Swiss man, Xavier, said he would paddle out and I decided to join him, adding, "let's just look out for each other".

In spots like these, almost out of sight from shore, surfers act as their own lifeguards. Across the nearby islands of Bali, Nusa Lembongan, Lombok and Sumbawa, strong currents and huge swells roll in.
The excitement and the dangers are real, with the big risks being hit by a board, losing your board and fighting the current, and hitting the sharp reefs the waves break over (it's the sudden shallowing of the water under the waves that form the towering walls and barrels surfers dream of).

Most surfers understand the risks of chasing the best and biggest waves. They know they are to some degree placing their fate in the hands of the ocean.

At Kedungu, Xavier was unlucky - he got swamped by one big wave, then another. The third snapped his leg rope and his board disappeared towards shore. A buoyant board is a surfer's lifeline in the ocean.
Replying to my shouts he said he was fine, and would swim to shore to find his board. I watched for several minutes as he swam strongly, but was buffeted by waves and a choppy current with the shore still far off. His movements became weak as he was pushed into a current flowing out to sea, then swept even further from shore.

I reached Xavier, sat him on my board, then we swam with the board between us nearly a kilometre, around the back of the surf break then inside towards the shore break where he could reach the beach.
On the shore, he acknowledged what we both knew: if he'd been alone, he would have died.

I'm sure he's been surfing since, and almost certainly at the same beach, which is close to his hostel. As have I.

I'm not aware of any surfer suggesting the recent string of fatalities would keep them from the ocean.

For many, a slight sense of danger is part of the the sport's thrill, but surfers also knowingly subjugate themselves to nature; each beach, each wave is different, slight changes in the wind and swell can dramatically alter conditions.

They respect the power of the sea; it is a challenge they accept every time they enter the water.
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda Ryo » mer mar 15, 2017 7:51 pm

Comunque si, ci vuole tempo... Ma proprio nn mi vanno giù onde oltre il metro e mezzo.. E inevitabilmente come stasera e' arrivato il set serio che mi ha fatto accelerare il battito cardiaco :zot: ... Comunque mi piacciono le moto, e uno dei motivi che mi ha spinto a trasferirmi a Kedungu e' proprio perché davanti allo spot c'è' una pista di moto cross vista mare...quindi Davide, diciamo che se vieni a trovarmi nn ti faccio mancare nulla Ahahaha...
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Re: Gioe e dolori

Messaggioda okemberg » gio mar 16, 2017 9:38 pm

Ciao Ryo, anche a me stai simpatico per come scrivi e ti auguro una pronta guarigione, sebbene da come hai descritto le condizioni non era di certo un posto per beginner quel giorno. Ma forse nemmeno per intermedi! (odio questa terminologia inglese ma è per capirsi). Sebbene tu non mi sembri propriamente un beginner pur definendoti tale, perlomeno non un beginner italico.

In ogni caso può capitare di farsi male anche con onde ridicole o comunque non troppo grosse, io mi sono rotto una costola in toscana su onde di un metro e mezzo e fatto un taglio su un gomito in liguria (4 punti) squarciando la muta, il fatto che fosse su un gomito è stato un caso, poteva tranquillamente essere in faccia.
Devo dire che tutte e due le volte, proprio perchè ero nella mia comfort zone sono stato disattento e ho fatto qualcosa che andava oltre il mio livello, però come dire su onde di 2.5 metri farsi male è relativamente probabile, specie su reef.

La paura che hai ora, come hanno detto altri, è fisiologica e forse anche utile, magari in futuro ti risparmierà altri infortuni. Poi sono passati solo 20 giorni e non hai nemmeno recuperato del tutto gli infortuni, mi sembra normale che tu ti senta così!
Ciao e in bocca al lupo
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