da 312T4 » lun nov 09, 2020 8:01 am
Ciao a tutti.
Anno stranissimo questo, in cui ho surfato e continuo a surfare meno del solito.
Ora tra squali e venti scemi e' un casino, almeno per me che mi cago sotto.
Cmq per "le vostre surfate" posto quanto scritto sul mio blog la settimana scorsa.
Sono in acqua da un'ora e mi sto divertendo, ma tra una cosa e l'altra non ho ancora avuto modo di prendere alcune bombe che rompono più fuori.
Arriva l'ennesima e questa volta mi ritrovo sul suo cammino, pronto per una centrifuga che non ho voglia di subire. Come al solito in questo posto, in queste condizioni, le onde sono una specie di A frame in cui spesso rompe la parte più alta ma la bassa rimane viva.
Questa che vuole travolgermi è proprio così.
Vedo almeno un metro d'onda ancora pulsante sotto la valanga di schiuma e decido di provarci. Farmi spingere dalla schiuma mi fa schifo ma qua c'è potenziale. Giro la tavola e remo. Sento la pendenza ed arriva la botta. Un calcio in culo potente. Mi ritrovo in un universo bianco e roboante che mi acceca, con la tavola che sobbalza. Ma dopo un attimo riesco a vedere qualcosa. Intuisco di avere la valanga principalmente alla mia destra. Sposto il peso a sinistra e spingo. La tavola gira e comincia a filare sulla parete pulita dell'onda in diagonale. Esco dal casino ma non c'è spalla su cui andare. È una A frame grassa ma poco estesa. Davanti c'è un destino di rocce e rimpianti. Ricordo di un tutorial in cui si parlava di longboard, virate e distribuzione dei pesi. Applico il consiglio e ancora sdraiato giro la tavola per andare a destra. Comincio a ridere. Avevo messo in conto un momento fantozziano ed invece sto surfando e gestendo l'onda da sdraiato.
Una volta girato, l'onda ha perso potenza e la schiuma si è dissipata mentre avanza su qualche metro d'acqua più profonda. Passo vicino ad uno che mi guarda sorridendo. Sorrido anche io. Mi tirò finalmente su. Faccio un su e giù veloce prima di finire al margine opposto dell'onda. Giro. Torno nuovamente a sinistra ma l'onda si sta ammosciando. Faccio immediatamente un passo incrociato per portare il peso avanti ma è troppo tardi. L'onda, ormai piccola, mi lascia inesorabilmente indietro ed il muso affonda. Cado.
Ridacchio pensando a cosa è appena successo. Mi capita qualche volta di surfare in ginocchio quando le onde sono particolarmente piccole, minuscole. Ma fare virate da prono è una prima volta!
Rido e remo per andare a prendere la prossima.