Ciao a tutti ragazzi....sono un figliol prodigo senza parabola, cazzo vedo che sono assente da tre anni ma avevo bisogno di disintossicarmi da internet e dalla scrivania, mi allontanavo dalla pratica; in mezzo un po surf, qualcosina di sup (aihmè), un casa, un figlio e due tavole shapate coi vostri consigli....e poi questo: http://www.stanza76.tk
Non so se posso linkarlo (altrimenti.... sorry) ma ci tengo anche perchè il libro non è nato solo dalle miei esperienze ma un po anche dalle vostre sensazioni e i vostri racconti; è un piccolo omaggio alla "mia tribù metropolitana" e all'amore per la tavola....se vi va di dare un'occhiata .....
Il cantastorie sono io e Baback sorride preferendo ascoltare mentre studia l’oceano per il giorno successivo, quando apre la bocca, però, è profetico e sono io a tacere per stare a sentire.
«L’ultima onda mi ha frullato, saranno stati quaranta secondi di vita in meno.»
Sono eccitato come un bonobo ma suonato dall’ultima anossica rullata di tamburi, nel pezzo ero il caotico riverbero di un riff sincopato.
«Sandro, non importa se per tutto questo ti perdi nelle bollicine, quaranta secondi in meno d’aria saranno un ricordo per sempre; queste onde ti entrano dentro la testa e non ne escono. Se te la senti, te ne presento ancora un paio.»
«Mica sono ragazze!»
«Quasi. Guarda quante bellezze, e tutte disponibili – sorride – Ce ne sono più alte di noi, alla spalla, basse, ci sono tante forme, potenze e velocità, sfilano tutte allineate e si srotolano tubanti fino ai nostri piedi.»
«Caro amico mio, non so da dove vengano, ma me le farei tutte.»