Come al solito dopo un viaggio riporto la mia esperienza! Sono stato 12 giorni a inizio dicembre, metà nella zona di Las Palmas e l'altra metà a El Roque, sempre costa nord ma più a ovest. Che dire, in inverno non è una destinazione facile. Il primo giorno becco la coda di una grande swell, vedo lavorare il confital da lontano che pareva l'indonesia, perfette! Come arrivo però non me la sento: onda che ad un certo punto raddoppia fino a quasi double overhead, pieno di bodyboarder e surfisti tutti attaccati che se ti avvicini ti sembra violazione di proprietà privata. Me ne vado con la coda fra le gambe a la Barra, questa striscia di roccia a pelo d'acqua a 200m dalla costa. Onda piccolina e veloce quasi closeout ,ma solo 3 persone in acqua, divertente. Il secondo giorno La Cicer, spot che non mi è piaciuto, onda corta e troppo veloce, anche qui quasi close out con l'aggiunta di un sacco di gente. Il giorno successivo entro finalmente al confital, stavolta misura accettabile e poca gente, ma con il rammarico di non averla surfata quando era veramente lei.
La seconda parte del viaggio riguarda un'esperienza che mi ha cambiato, cioè surfare le grandi onde della costa nord nella zona di Moya. Quel tratto di costa non è proprio rassicurante: pochissima gente in acqua o nessuna, oceano di un colore più scuro, rocce appuntite che spuntano ovunque, onde che non si capisce se sono piccole o enormi ma lontane (spoiler: è la seconda ). Se ho surfato devo ringraziare il proprietario dell'ostello, che mi ha fatto da guida entrando con me negli spot e presentandomi letteralmente ai local, perchè senza di lui non avrei messo piede in quell'inferno di piacere.
Il primo giorno entriamo a la Derecha del Alto, reef destro stupendo. Onda grande e lunghissima che apre fino alla fine! Al momento di uscire dall'acqua sbaglio e mi ritrovo in mezzo alle rocce in balia della schiuma, riesco a tornare un po' a largo ma la corrente mi impedisce di ritornare allo spot e ritentare l'uscita, così mi faccio trascinare verso una spiaggiona di sassi stile banzai. Metto giù i piedi e scopro che è un tappeto di ricci di mare, un incubo! Ci spostiamo poi in uno spot che chiamano Bochinche a fianco al ristorante El Paso, con take off terribile dove prendo il wipeout peggiore del trip, ho avuto mal di testa per 5 minuti dopo essere riemerso.
I giorni successivi entro a Los Enanos, un buon beach break (in realtà reef coperto) con picchi sparsi ma di qualità, e a el Roque, reef sinistro tranquillo.
L'ultimo giorno arriva una swell enorme e ritorna la paranoia che mi aveva preso al confital. Si attiva lo spot da big wave chiamato Soledad con set di 6 metri (a detta dei local). Gli altri spot saranno la metà ma decido comunque di non entrare e andarmene... finchè mi sento chiamare - "Lorensooo, vamos!!" : il pazzo dell'ostello. Mi faccio convincere ed entriamo 1 ora dopo con marea ancora bassa a Bochinche. In acqua una sensazione strana che non so descrivere, paura, eccitazione! L'onda è difficile, molto presto scopro che è impossibile partire sulla spalla dell'onda, bisogna posizionarsi su una grande roccia sommersa e il take off è ripidissimo, tanto che al primo tentativo volo letteralmente in aria col tipo che se la ride e io felicissimo di essere sopravvissuto. I set più grandi non li prendiamo perchè non avevamo tavole abbastanza lunghe, ma anche solo scavalcarli era pazzesco! Riesco a prendere 3 onde di cui una indimenticabile che tanto non saprei descrivere, poi esco ancora scosso dall'esperienza e tremante di adrenalina. Non potevo chiudere in modo migliore questo intenso surf trip!
Ho imparato diverse cose. La prima è che le canarie d'inverno menano di brutto e se ti ci trovi non ci sono mezze misure. La seconda è che in acqua non si parla ma si sta concentrati, che un errore in quelle condizioni lo paghi caro. La terza è che se decidi di partire su un'onda, devi partire e basta, perchè la maggior parte dei wipeout sono dovuti alla paura nell'ultima parte del takeoff.
A breve le foto!