Appena tornato! Che dire, esperienza estrema per me che non ero mai stato in Africa, complessivamente positiva con qualche sfiga qua e la.
Alloggiavo nell'isola di Ngor, letteralmente a 20m dalla spiaggia da cui tuffarsi per raggiungere
Ngor Right, lo spot più famoso del Senegal, che richiede un buon quarto d'ora di remata per essere raggiunto. Quando lavora bene è un lunghissimo point destro su reef, mentre in bassa marea e con direzioni particolari sembra più un classico reef break destro. Nella prima settimana ho beccato una piccola swell da NW sommata ad una a 18s di periodo da sud. Il risultato è che normalmente c'erano onde di 1m e mezzo, ma ogni mezzora arrivavano dal nulla dei mostri di almeno il doppio che asfaltavano tutti in lineup, più che prenderle l'obiettivo era superarle
. L'onda comunque non è di facile lettura, ha molte sezioni lente mentre il take off può essere un po' impegnativo. Ci sono due rocce pericolosissime semi-sommerse che secondo me sono peggio in alta marea perchè non si vedono, una l'ho semplicemente sfiorata stando seduto sulla tavola e mi sono beccato 4 aghi di riccio sul dorso del piede. Dimenticavo che in tutti gli spot su roccia il fondale è costituito da ricci di mare. Intendo che in molti punti è proprio nero di ricci come fosse un tappeto.
I primi giorni è sempre difficile gestirsi tra i local che non ti lasciano un'onda, ma alla fine scopro che ci sono dei momenti della giornata in cui lo spot è deserto e trovarsi da soli o quasi con onde di quel livello è goduria assoluta.
Altro spot che sembra la versione speculare è
Ngor Left , sinistra lunghissima che richiede un po' di misura in più della destra, anche qui tante sezioni diverse e take off proprio davanti ad una bella roccia semi-sommersa. Qui mentre facevo una duckdive sono stato beccato da un frammento di tentacolo di caravella portoghese, che per fortuna era di 1cm scarso ma è bastato a intorpidirmi il braccio impedendomi di remare per una buona mezzora.
Lo spot più easy è
Yoff, che manco lo definirei uno spot ma un semplice spiaggione. Le onde sono quasi tutte corte o closeout con corrente, magari sono stato sfortunato ma in 2 settimane a sentire anche gli altri ragazzi del camp avrà lavorato bene 1 volta.
Un giorno abbiamo fatto un piccolo trip verso sud in uno spot semi-sconosciuto chiamato
Yenne, reef tranquillo a-frame in mezzo ad una spiaggia di sabbia. Stranamente senza ricci di mare, ma bisogna stare attenti ai cactus che galleggiano in acqua...insomma c'è sempre qualcosa pronta a pungerti! Ho preso belle destre e sinistre finchè un beginner droppandomi mi ha fottuto la pinna centrale, dopodichè è stato abbastanza brutto scoprire quanto fosse essenziale.
Infine chiudo con lo spot secondo me più bello del Senegal,
Ouakam. Posto surreale dove in poche centinaia di metri hai una moschea, pellicani incazzati, gente locale con capre in braccio, barche di pescatori, un onda a-frame della madonna ai piedi di una parete rocciosa nera e verde. Lavorava bene solo la sinistra: le onde erano piccole, in media un metro, ma porca miseria quanto ripide! L'onda mentre srotola si incurva continuamente intorno al reef col risultato che è sempre ripida e perfetta per tutta la sua lunghezza, invece di rallentare fino a smorzarsi accelera. Su un paio di onde non mi sono reso conto di essere arrivato al capolinea e m'è preso un colpo nel vedere tutte quelle rocce a pelo d'acqua, tanto che ho dovuto surfare gli ultimi metri più alto possibile sulla parete. Risalgo in lineup e vedo di nuovo una caravella portoghese, stavolta viva e vegeta.
Questo per quanto riguarda il surf. Per il resto è un paese difficile per noi occidentali: la notte non si dorme per l'umidità, il concetto di igene non esiste (in confronto lo sri lanka risplende di pulito), ma la cosa peggiore è la spazzatura. La prassi è in parte dargli fuoco, in parte buttarla di sotto dalle scogliere, ci si ritrova spesso a remare in mezzo alla plastica come nelle migliori pubblicità ambientaliste. Non esiste nemmeno il concetto di fognatura, dopo le piogge le strade si trasformano letteralmente in fiumi di m****.
Ci tornerei? Credo di si, ma con più esperienza e scegliendo con maggior cura il periodo (per molti spot servivano swell più potenti). A breve posterò quache foto, ma non sono molte dato che non era facile portarsi dietro la fotocamera.
Ps. L'errore più grosso è stato non portarsi la tavola ma affittarla.