Oggi seconda uscita "seria" con il long della stagione.
Posso ormai dire di essere fuori dalla fase drittoni. Riesco a impostara la surfata sia frontside che backside quando non cado prima in fase di takeoff. Oggi in particolare quasi tutte sinistre, quindi frontside per me che sono goofy.
La partenza anticipata del long aiuta un casino a mettersi subito in parete ma ... i ma continuano ad esserci come e' giusto che ci siano.
Primo MA: se l'onda e' un po' + ripida il mio nemico nosedive torna in agguato, spesso nella remata sto troppo avanti e i miei 9 piedi di tavola ingavonano che e' un piacere ... provo a correggere allora mi ritrovo troppo indietro e non parto
Secondo ma : parto, suppiniamo frontside: faccio una sottospecie di bottom ... mi ritrovo in parete ... per qualche ragione perdo velocita' probabilmente perke' nel frattempo l'onda si e' "appiattita" e son troppo indietro. Provo a fare qualche passo in avanti, se mi va bene la tavola accelera e riparto, ma spesso questo mi costringe a seguire l'onda che ormai ha fatto in tempo a rompere e surfare la skiuma.
Terzo ma: stecco le gambe anziche' ammortizzare (solo in frontside questo, nn chiedetemi perke') e la mia surfata si conclude prima di inizare con un tuffo verso la parete
Quarto ma : a volte parto o troppo lenta o in ritardo, per cercare di recuperare provo a correre verso il nose ... puo' funzionare come idea ? Per ora nn ha funzionato ...
Globalmente son contenta. Inizio a capirci qualcosa e perlomeno a iniziare a interpretare un minimo l'onda e non a farmi semplicemente portare ....
bisogna prendere il tutto con molta umilta' e apprezzare ogni piccolo progresso. Altra cosa che sto imparando e' a risparmiare le forze e prendere le onde "giuste" . Solo che, quando cado o faccio nosedive mi incazzo, voglio rimediare subito alla frullata e di conseguenza mi stanco. So che e' sbagliato .. ma anche gestire queste cose fa parte del gioco.
Avevo bisogno di toranre in acqua