Leggo su un altro sito e riporto integralmente:
Eˆ arrivata l¬Ãordinanza della Capitaneria su nuoto, giochi e sport acquatici
La disciplina delle attivitàbalneari si affianca alla delibera delle amministrazioni comunali che regolano la vita sugli arenili
Sulla spiaggia senza racchettoni, canne da pesca e radio a tutto volume. In acqua, sotto riva, solo a nuoto e quando il bagnino non ha issato la bandiera rossa.
Parte la stagione del mare e sulla battigia campeggia un solo vessillo: l¬Ãordinanza che impone il rispetto del relax e della tranquillitàdei bagnanti. Fresco d¬Ãinchiostro è arrivato anche quest¬Ãanno il decreto della Capitaneria di porto riguardante la disciplina delle attivitàbalneari. Fa il doppio con l¬Ãanaloga delibera che le amministrazioni comunali, responsabili del demanio marittimo, emanano per regolare tutte le attivitàche si possono svolgere sulle spiagge.
Ma procediamo con ordine in questo galateo del perfetto marinaretto affrontando per primo l¬Ãaspetto acquatico. L¬Ãordinanza firmata dal Capitano di Vascello Franco Mulas chiarisce subito che non si possono fare bagni nei 200 metri di distanza dall¬Ãimboccatura dei porti e dalle navi alla fonda, a meno di 100 metri dalla foce di fiumi, collettori e corsi d¬Ãacqua ma anche nei corridoi di lancio dei natanti e nelle zone non balneabili.
C¬Ãè anche l¬Ãobbligo per le autoritàamministrative di esporre i cartelli di divieto di balneazione. A Ostia Ponente, negli 800 metri a sud del porto turistico, di quella tabella non c¬Ãè traccia.
Durante l¬Ãorario di balneazione, dalle 9 alle 19, è vietata la pesca sportiva con qualsiasi attrezzatura entro i 200 metri dalla battigia. Questo vale anche per i subacquei che, nei tratti di mare consentiti, devono comunque farsi individuare con un pallone galleggiante ben visibile.
Particolare rigore è riservato contro quanti praticano sport acquatici. All¬Ãarticolo 12 dell¬Ãordinanza si prescrive ¬´a tutte le unità, sia da diporto che da traffico o da pesca, comprese le tavole a vela, windsurf, kitesurf, surf da onda e agli scooter acquatici, di circolare nelle acque comprese entro la fascia di 200 metri dalla battigia frequentata dai bagnanti».
Contrariamente a quanto temuto, il kitesurf continueràad avere titolo di esistere. Come gli altri natanti, però, potràraggiungere l¬Ãalto mare transitando in corridoi di lancio larghi 15-20 metri, notificati alla Guardia Costiera e ben segnalati da boe galleggianti.
I mezzi a motore, acquascooter compresi, all¬Ãinterno di quei canali non dovranno superare i tre nodi di velocità. Pedalò e pattini possono avvicinarsi sino a 50 metri dalla riva purchè siano osservati ¬´accorgimenti atti ad evitare disturbo ed incidenti ai bagnanti, nonchè collisioni con altri scafi».
A proposito di moto d¬Ãacqua, il noleggio può avvenire solo dalle 9,30 alle 19 e in condizioni meteomarine sicure. L¬Ãutente, sopra ai 16 anni, deve indossare un corpetto salvagente e a bordo ci deve essere una corda per l¬Ãeventuale recupero e traino.
leggo su un altro sito e riporto integralmente:
Il galateo di spiaggia, invece, è regolamentato da norme stabilite dai Comuni. Roma si affida a una delibera varata nel 2001 dal commissario prefettizio Mosino. In quel documento si vieta il transito e la sosta di ogni veicolo, «condurre e far permanere qualsiasi tipo di animale», collocare roulottes, tende e campers nelle spiagge libere, organizzare attivitàa fini di lucro e spettacoli senza autorizzazione comunale, accendere fuochi o fornelli e, testualmente, «compiere atti o giochi che possano costituire pericolo o arrecare molestie ai bagnanti».
Ribadito il divieto di occupare i 5 metri di battigia ma anche il diritto d¬Ãaccesso gratuito agli stabilimenti ¬´esclusivamente per raggiungere la battigia». Purchè quell¬Ãimpianto non confini da un lato con una spiaggia libera o ne è pi√π distante di 50 metri.
(fonte:il messaggero)
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