intervista Derek Hynd

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intervista Derek Hynd

Messaggioda ilseva » mer dic 14, 2011 6:09 pm

non so se qualcuno di voi ha letto l'intervista a Derek Hynd...
... ci scanniamo un po' sugli hynd-pensieri?
basta che non ricacciate dentro il discorso surftech - resina :fullmoon:
http://www.surfnews.it/articoli.aspx?id=314

troppo purista? troppo estremo?
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda Fleur » mer dic 14, 2011 6:52 pm

a me è sempre piaciuto, mi ricordo Davidino quando iniziava ad andare senza pinne e me ne parlava.....
pensa che io quella tavola che ha letteralmente "massacrato" per trasformarla in finless la conosco molto molto bene.
concordo anche sul discorso dei fish (che io come è risaputo amo) beh il mercato li ha fatti tornare di moda e bruiciare così velocemente che ora sui blog americani se ne vedono piu' pochi.......ora tutti vogliono i simmons e tra due anni chissa' cosa.
io continuo a surfare i miei pescioloni con gusto e chissenefrega.........
comunque hynd è sicurmente un'autorità nel surf mondiale.
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda mahalo » mer dic 14, 2011 7:50 pm

Mi piace un sacco! La sua "filosofia" mi affascina e mi trova d'accordo in pieno...il suo ispirarsi alla natura, agli uccelli e serfare in quel modo incredibile...per no parlare del riciclare le tavole...già avevo voglia di fare esperimenti...leggendo l'intervista so impazzito anche se non saprei proprio come fare a modificare ecc...
Mi piace molto la connessione con l'energia potente dell'onda, lo stare bassi accucciati...i richiami a bertleman, gran figata, grazie seva di averla postata :wink:
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda zion » mer dic 14, 2011 9:34 pm

beh che dire ...estremo .... mi piace gia solo perche e estremo ..... pero cazzo ..... lui è lui ... io senza pinne nemmeno riesco a remare ........
tutto cio che dice sulla commercializzazione lo approvo a grandi linee ..... io non sono mai stato a favore di un estremismo cosi gureggiante ..... non mi piace neppure una cosa alla miki dora per esempio .... mmm me la rileggo vah perche certi modi di vedere il surf ci metto un po a capirlo ....
comunque salute a lui !!!!!
ATTENZIONE : tutto quello che scrivo e frutto di immaginazione quindi ricercate le informazioni veritiere altrove perche io dico solo stronzate.
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda ilseva » gio dic 15, 2011 9:57 am

ci sono alcuni buoni spunti... sia sul lato tecnico e sperimentale sia sul lato umano/industriale...

non sono d'accordo su quella che definisce "bastardizzazione" del fish... modificare le linee, aggiungere o toglie pinne può essere considerata ricerca o sperimentazione... o no??!

l'idea del riciclo/finless è fantastica... purtroppo poco applicabile al surfista medio italiano! per andare senza pinne ci vuole il "manico"... e per avere il manico ci vuole pratica... e per la pratica ci vogliono le onde... quanti qua riescono a sfruttare tutte le mareggiate? in quanti sarebbero disposti a rinunciare a 1-2-3 giorni di onde per sperimentare nuove soluzioni?

le sue idee su mantenere le industrie fuori dal surf è bella, ma utopica se provata a mettere in pratica nel mondo in cui viviamo... leggere di wegener mi ha un po' stupito...

@Fleur... tu conosci bene Pecchi... hai mai provato il finless?
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda Fleur » gio dic 15, 2011 11:12 am

no non ho mai provato il finless (eccetto una volta per fare lo stupido un minimal a cui si era rotta una pinna e per fare gli scemi le abbiamo tolte tutte) perchè come dici tu giustamente i giorni di surf sono quelli che sono e chi ha voglia di perdere anche solo un paio di onde per provare qualcosa di nuovo?
comunque (anche se c'entra poco) mi piacerebbe provare l'handplane a proposito di cose "differenti" una delle persone con cui surfo abitualmente ne ha fatti un paio e a vedere mi sembra ganzetta soprattutto per la "prospettiva" di onda che ti da.
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda kingu » gio dic 15, 2011 12:19 pm

l'intervista è una bella legnata!! :-D
molto interessante la parte in cui parla della storia, passando da Joe Quigg a Slater..
al di la, di essere pro o contro il pensiero di Hynd, quello che penso è che lo sviluppo del finless è solo agli inizi e che è una terra selvaggia ancora da scoprire!
quindi benvenga il finless!
attuabile in italia!?
boh, non lo so..
è dura sacrificare quelle quattro onde per sperimentare..
però la ricompensa potrebbe essere veramente grande: guardare le nostre onde con occhi diversi, magari trovare nuove sezioni e nuovi approcci per surfarle!

in ultimo, il fatto di riciclare le tavole la trovo una gran cosa..
oltre al lato puramente ambientalista, è sempre figo dare nuova vita a vecchi attrezzi! :headbang:
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda zion » gio dic 15, 2011 12:29 pm

davvero un concetto difficile .. concordo .....
l unica persona che conosco che usa e si diverte con le ALAIA anche se è una cosa diversa .... ama il finless e si diverte .... e quando va e un godere vedere una travetta di legno andare a cannone .... pero qunado le onde sono belle e grosse usa sempre la tavola ..... difficile essere cosi integralisti .....
boh non lo so è un mondo difficile e forse anche un po di elite .... perche devi essere fortissimo ... avere tempo libero ... e tante tante onde ........ in italia ti spacco il culo se mi droppi un onda figurati se mi metto con un alaia a perdere onde .... anche se in estate vorrei inizia anche con l alaia che ho usato pochissime volte con pessimi risultati ...... pero ci provero ...
ATTENZIONE : tutto quello che scrivo e frutto di immaginazione quindi ricercate le informazioni veritiere altrove perche io dico solo stronzate.
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda Fleur » gio dic 15, 2011 1:58 pm

zion ha scritto:l unica persona che conosco che usa e si diverte con le ALAIA anche se è una cosa diversa .... ama il finless e si diverte .... e quando va e un godere vedere una travetta di legno andare a cannone .... pero qunado le onde sono belle e grosse usa sempre la tavola ..... difficile essere cosi integralisti .....

eh? chi sarebbe sta persona? forse ti sei dimenticato di scriverlo caro il mio surfista ligure "stiloso ed elegante"!
ma pensa te! in italiano dovete scrivere!
comunque tornando all'intervista ganzo anche il pezzo che dice della comnità surfistica italiana e l'abuso di droghe!
ah ah ah ah ah andava in giro con Davidino, magari qualcuno glielo poteva spiegare che mica siamo tutti come lui!
ah ah ah ah ah ah ah ah
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda Ico » gio dic 15, 2011 2:55 pm

Grazie a Ilseva per aver proposto questo argomento. Era un po' che ripensavo a quella intervista e l'ho letta un paio di volte.
Tutto il discorso sulla commercializzazione, le mode e lo sfruttamento a piene mani lo condivido, come pure l'idea del riciclo delle tavole. Poi altro discorso è usare tavole senza pinne, soprattutto, come avete già detto in molti, da noi che la frequenza di onde non è altissima e per usare una tavola senza pinne ci voglio onde di qualità e un surfista che spacchi. Io tempo fa ho costruito un Alaia per cazzeggio e ci ho anche surfato, non è impossibile ma come mi diverto con la mia tavoletta non ha paragone!
Oltre a ciò ho riscontrato molte incongruenze nella logica del suo pensiero. Da una parte critica Tom Blake per aver "inventato" la pinna accusandolo di aver dato vita alla metalità reazionaria nel surf, critica Pavel per aver modernizzato il fish, allo stesso tempo critica Wegner per aver svenduto la sua idea. Io non condivido il suo pensiero su questi punti, perchè Blake è stato un innovatore, un rivoluzionario non un reazionario, prima la pinna non veniva usata e probabilmente senza la pinna il surf non si sarebbe così diffuso, Pavel ha reinterpretato il fish (mgari per motivi commerciali non lo nego) creando però tavole che combinano aspetti positivi di short e fish. Entrambi hanno aperte nuove strade a molti surfisti. Per quando riguarda Wegner a fine intervista Hynd afferma di star pensando anche lui al mercato! E quindi non fa la stessa cosa? Non è che se le Alaia le fanno anche in plastica hanno una così maggiore diffusione...sono sempre rivolte ad una nicchia. Inoltre degli Alaia non ho mai capito il costo, capisco l'arte dell'shaper (non ci sono dubbi), ma qui da me un'asse di pawlonia di 2 metri per 50 cm costa 30€ perchè se la compri da Wagner te ne costa 200€???
Poi dico anche che verlo surfare è uno spettacolo, linee belle, postura bassa, velocità (almeno apparente visto che lui afferma che non è superiore a quella delle tavole con pinne) però rimane una cosa non da tutti.
Cioa Ico :surf:
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda kingu » gio dic 15, 2011 3:54 pm

Secondo me non si possono paragonare le alaia alle tavole che usa Hynd.
Ok, sono senza pinne, ma il concetto alla base è proprio diverso..
Chi, oltre a Fleur ha provato ad andare senza pinne?
Anche solo per cazzeggio..
Io ho provato con un single fin a cui ho tolto la pinna..
..e posso dire che nn ci ho capito nulla!
ok, partivo, (e si parte prima) ma poi andavo in giro da tutto le parti, ti giri in un attimo e nn riesci a riprendere la linea..
e voi?
impressioni, pareri, esperienze varie!?!?
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda davidelba » gio dic 15, 2011 4:36 pm

Tanto per coninciare mi sembra giusto vedere o rivedere Derek in azione.....J bay on fire..

http://youtu.be/ECqlbimpaUI


la prima volta che ho visto il DVD peaceful o litmus...non ricorde da dove è tratto questo video......sono rimasto sconvolto.
Spettacolo riuscire a surfare qualcosa del genere, mi riferisco alla tavola, le onde lasciamole perdere, non sono alla mia portata.

Bella l'intervista, bella la sua filosofia, bello sarebbe vivere in una realtà del genere, ma poi bisogna tornare con i piedi per terra, purtroppo.
Se dovessi scegliere un mondo dove poter vivere, vorrei fosse come nel fim. morning of the earth, chi non l'ha visto ?
Detto questo per rialacciarmi al discorso di Derek, quando dice che anche qui in Italia ci sono posti dove si potrebbe vivere una realtà del genere, surfare in solitudine, sperimentare, essere liberi da ogni vincolo, tavole , materiali, pinne, semplicemente scivolare sull'acqua.....non certo posti come Forte dei Marmi, S marinella, Varazze ma luoghi dove non c'è "contaminazione" ansia da prestazione, competizione.
Su questo io mi sento molto coinvolto e fortunato perchè in minima parte ho questa possibilità.

Per rispondere a Kingu che saluto, personalmente non ho mai sperimentato tavole senza pinna ma solo long e malibù con le sole pinnette laterali, niente a che vedere col finless ma comunque sensazione di maggior libertà......bello.
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda mahalo » gio dic 15, 2011 5:40 pm

Il vantaggio di essere una pippa è che non hai il problema di sprecare le onde...ahahahahah...e cmq mi pare di aver capito che le onde del mediterraneo sono abbastanza adatte al "friction free", anzi io farei ste cose quando ci sono 30 cm liscetti forse? Magari pure su qche schiumone potrebbe andare? Così per cazzeggiare...
Ma come dovrebbero essere sti bordi? Tipo vederli da vicino mi piacerebbe per capire un po...se me pia lo faccio qche esperimento...
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda davidelba » gio dic 15, 2011 5:55 pm

@ mahalo
guarda questo micro video...poi quando finisce cerca nelle proposte trovi altre tavole finless.....

bel casino fare un tail del genere... :wink:

http://youtu.be/FKeg8JAwzbw
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Re: intervista Derek Hynd

Messaggioda kingu » gio dic 15, 2011 6:14 pm

mahalo ha scritto:io farei ste cose quando ci sono 30 cm liscetti forse? Magari pure su qche schiumone potrebbe andare?


per quella micro esperienza che ho fatto (tra alaia e singlefin "spinnato"), 30 cm liscetti, si..
sullo schiumone no, non funziona proprio..
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