che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

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che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda body-satva » mar mar 13, 2012 5:51 pm

Ciao a tutti i colleghi dal Body ,come da titolo mi piacerebbe condividere le nostre esperienze sul tipo di approccio che usate quando l'onda ha una parete parecchio ripida,vedo certo gente che quasi neanche rema e monta su come niente fosse ,mentre altra(tipo me :skull: )o rema parecchio ma prende talmente troppa velocità che poi l'onda mi fionda giù senza montare in cima alla tavola ,o per troppa scaga della parete parecchio incazzata non riesce a trovare un trim corretto e la giusta sequenza di movimenti che se la lascia scappare :| .....Voi come vi approcciate a questo genere di fattispecie ?? :banghead:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Waterman » mar mar 13, 2012 6:02 pm

partenza laterale e takeoff da gatto appena ho il sentore che la tavola parta.a volte mi alzo prima che parta e mentre l'onda sale....poi dipende dalla tavola, dalla misura, etc etc etc.....variabili...come prima regola generale (secondo me) assolutamente schiena inarcata, velocità mach5 e leggero sbilanciamento a poppa....all'inizio è meglio piantare le pinne nell'acqua che la punta. :-D

una curiosità assolutamente OT....ma il tuo nickname è una storpiatura voluta?
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda body-satva » mar mar 13, 2012 9:24 pm

Waterman ha scritto:partenza laterale e takeoff da gatto appena ho il sentore che la tavola parta.a volte mi alzo prima che parta e mentre l'onda sale....poi dipende dalla tavola, dalla misura, etc etc etc.....variabili...come prima regola generale (secondo me) assolutamente schiena inarcata, velocità mach5 e leggero sbilanciamento a poppa....all'inizio è meglio piantare le pinne nell'acqua che la punta.
bhe cazzo tu si che ce ne capisci ....... :banghead: dai se c'è qualcun altro che vuole aggiungere qualcosa non faccia il timidone ..





il nick è il nome di un personaggio del film Point Break, l'avevo rivisto poco prima di iscrivermi al forum è mi sembrato simpatico tutto qua .. OT io mi chiamo Gabriele sono nato ad Augusta ma il surf lo scoperto qui sull'adriatico di Chioggia vivendo a Padova :tao:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Waterman » mer mar 14, 2012 12:06 pm

body-satva ha scritto:bhe cazzo tu si che ce ne capisci ....... :banghead:
colgo una vena di ironia, ma potrei sbagliarmi. in caso di ironia :fullmoon: :lol:

body-satva ha scritto:il nick è il nome di un personaggio del film Point Break,
MA NOOOOOOOO!!!!! DAVVERO???? (e qui l'ironia c'è :lol: scherzo eh)....

chiedevo se fosse una particolare storpiatura dovuta, che ne so, al fatto che magari praticavi bodyboard o cagate simili....

il personaggio di Point Break si chiama "bodhi" che è diminutivo di "bodhi sattva" che significa essere illuminato e che affonda le radici nel buddismo......visto che avevi sbagliato a scrivere due nomi su due nel nickname e di nuovo all'inizio del 3d chiedevo per pura informazione...comunque piacere di conoscerti Gabriele
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Ghost Trees » mer mar 14, 2012 1:35 pm

Un consiglio che pare una stronzata è di non guardare la prua appena stai partendo. Forse lo sai già ma quando l'onda è ripida e incazzata spesso ci si dimentica che la tavola va dove va lo sguardo...senza contare che vedere una voragine che ti si apre a 20 cm dalla faccia non è che ti prepara psicologicamente al miglior take off :vader: . (mi riferisco a quelle onde che dopo 2-3 remate scavano talmente tanto che non ti ritrovi l'acqua sotto.)
Quindi guarda bene la direzione dove vuoi andare mentre remi inarcato, cerca di capire se è un close out o se stai troppo in ritardo, monta in piedi e rimani vicinissimo alla parete che male che vada ti ci infilzi dentro e ti salvi.
Poi ci sono quelle onde con partenza tranquilla ma che scavano immediatamente dopo(tipo supertubos) e li non so che dirti :ouch: :ouch:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda enrico jamaica » mer mar 14, 2012 3:53 pm

Ghost Trees ha scritto:Un consiglio che pare una stronzata è di non guardare la prua appena stai partendo. Forse lo sai già ma quando l'onda è ripida e incazzata spesso ci si dimentica che la tavola va dove va lo sguardo...senza contare che vedere una voragine che ti si apre a 20 cm dalla faccia non è che ti prepara psicologicamente al miglior take off :vader: . (mi riferisco a quelle onde che dopo 2-3 remate scavano talmente tanto che non ti ritrovi l'acqua sotto.)


interessante..non ci avevo pensato, l'utima swell in uno spot vicino a me ha bastonato duro e mi sembrava di essere in "parete" nel senso di arrampicata--ahahaha-- proverò il metodo dello sguardo no prua!
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda lorcar » mer mar 14, 2012 5:14 pm

anche io ho il problema con onde, non decisamente grandi, che si formano subito e diventano ripide, quasi da closeout. tipico beachbreak nostrano insomma....Non ti ci puoi infilare tranquillo come nei point.
Quindi nella maggior parte dei casi è un late-takeoff. Io lo sbaglio spesso purtroppo.
[La questione dello sguardo è cruciale SEMPRE, a prescindere. Per me è stato uno dei punti di svolta]
Così come la tavola angolata. Cruciale. Troppo angolata e ti flippa in orizzontale, troppo poco e non riesci a recuperare la sezione.
per non parlare dell'altra cosa cruciale, posizione rispetto al lip. CHe io sbaglio sistematicamente. O mi rirtrovo nella turbolenza e non riesco a salire in piedi, o mi trovo troppo in la e non parto.
Per quanto riguarda la domanda iniziale, io ho letto (nel libro di nick carroll) di concentrarsi (controintuitivamente) sul piede davanti e sul rail interno, e permettere al rocker della tavola di fare il resto. Ma tra la teoria e la pratica...
per cui ogni suggerimento è benvenuto.
Se poi riuscite anche a togliere st'alta pressione e farmi surfare sono anche piu contento, sennò ammazzo qualcuno
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda davidelba » mer mar 14, 2012 6:23 pm

Waterman ha scritto:
il personaggio di Point Break si chiama "bodhi" che è diminutivo di "bodhi sattva" che significa essere illuminato e che affonda le radici nel buddismo......


Andiamo molto OT però ultimamente c'è poco di cui parlare per cui aggiungo qualcosa.
Non posso dire di essere Buddhista ma tra tutte le religioni è quella che più si avvicina al mio modo di pensare per cui ho una discreta cultura riguardo.
Bodhisattva letteralmente è tradotto come dici tu, essere illuminato ma in realtà non è cosi, deve essere interpretato meglio: Un Bodhisattva è una comune persona che ha intrapreso il cammino verso l'illuminazione, il Nirvana. é un essere devoto, predisposto e quasi completo ma non è un Buddha, colui che invece ha già raggiunto l'illuminazione.
Per fare un esempio pratico un Lama è un Bodhisattva, il Dalai Lama è il più alto come titolo religioso tra tutti i Lama e si potrebbe considerare il più importante Bodhisattva vivente.
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda mahalo » mer mar 14, 2012 7:02 pm

Secondo me quelle sono le onde piu difficili da serfare...di solito le mie paertenze sono dei late drop nel vuoto...ogni tanto resto in piedi...quasi mai riprendo la parete...quando mi capita sulle onde grossette è divertente saltare nel vuoto e dà una certa soddisfazione rimanere in piedi e fare un bottom turn...io mi accontento poi se accade il miracolo di risalire verso il lip no ne parliamo nemmeno :bounce:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda body-satva » mer mar 14, 2012 8:15 pm

Ghost Trees ha scritto:Un consiglio che pare una stronzata è di non guardare la prua appena stai partendo.
ma dove guardare allora???? :snork:
mahalo ha scritto:Secondo me quelle sono le onde piu difficili da serfare...di solito le mie paertenze sono dei late drop nel vuoto...ogni tanto resto in piedi...quasi mai riprendo la parete...quando mi capita sulle onde grossette è divertente saltare nel vuoto e dà una certa soddisfazione rimanere in piedi e fare un bottom turn...io mi accontento poi se accade il miracolo di risalire verso il lip no ne parliamo nemmeno
:wink: si più o meno anche io ,ma più meno che più :|
lorcar ha scritto:Andiamo molto OT però ultimamente c'è poco di cui parlare per cui aggiungo qualcosa.
Non posso dire di essere Buddhista ma tra tutte le religioni è quella che più si avvicina al mio modo di pensare per cui ho una discreta cultura riguardo.
Bodhisattva letteralmente è tradotto come dici tu, essere illuminato ma in realtà non è cosi, deve essere interpretato meglio: Un Bodhisattva è una comune persona che ha intrapreso il cammino verso l'illuminazione, il Nirvana. é un essere devoto, predisposto e quasi completo ma non è un Buddha, colui che invece ha già raggiunto l'illuminazione.
Per fare un esempio pratico un Lama è un Bodhisattva, il Dalai Lama è il più alto come titolo religioso tra tutti i Lama e si potrebbe considerare il più importante Bodhisattva vivente.
grazie lorcar non immaginavo neanche lontanamente niente di tutto ciò quando mi sono iscritto :shock:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda davidelba » gio mar 15, 2012 11:17 am

body-satva ha scritto: grazie lorcar non immaginavo neanche lontanamente niente di tutto ciò quando mi sono iscritto :shock:


ehm.....lo avrei scritto io comunque va bene lo stesso...ah ah ah ah ......ciaooooooooooo
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Waterman » gio mar 15, 2012 5:33 pm

body-satva ha scritto: Ghost Trees ha scritto:Un consiglio che pare una stronzata è di non guardare la prua appena stai partendo.

ma dove guardare allora???? :snork:


in alto verso il cielo in cerca di aiuto :lol: :lol: :lol:


guarda prima se sei in precedenza....poi guarda la parete dell'onda che stai per surfare...

quando vai in macchina mica fissi il cofano....guardi la strada no??? :surf:
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Ghost Trees » ven mar 16, 2012 12:57 pm

Bella metafora waterman!
La faccenda di concentrarsi sul piede avanti è cruciale secondo me negli istanti dopo il take off.
Un errore che si fa spessissimo è partire bene ma poi per paura o istinto si mantiene il peso dietro per troppo tempo, così la tavola parte e noi scivoliamo all'indietro stile banana calpestata :splat:
Quindi il peso all'indietro dovrebbe essere tenuto solo in fase strettamente del take off, appena in piedi bisogna vincere la paura e buttarsi col peso avanti che tanto la tavola più va veloce e meno si ingavona. :snork:
Purtroppo è un equilibrio difficile da ottenere e tantomeno spiegare a parole!
Invece per la partenza in diagonale, bisogna ricordarsi di remare molto molto più forte!
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda Waterman » ven mar 16, 2012 1:03 pm

Ghost Trees ha scritto:Purtroppo è un equilibrio difficile da ottenere e tantomeno spiegare a parole!


infatti....concordo

nelle onde ripide il takeoff è un gesto istintivo che arriva dopo innumerevoli facciatoni sul fondale :lol:
alla fine sviluppi una sensibilità che ti permette di spostare il peso del corpo in automatico rispetto alle sollecitazioni che la tavola trasmette ai piedi....è un vero incubo da spiegare..secondo me sono meglio i video.......come sempre.
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Re: che tipo di approccio sulle onde parecchio ripide ...

Messaggioda davidelba » ven mar 16, 2012 1:38 pm

C'E' MOLTA DIFFERENZA NEL TAKE OFF TRA BODY BOARD E SURFBOARD.............MOLTO PIU' FACILE CON IL BODY.
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