io l'avevo gia' scritto ma dato che ci stiamo dilungando qui vi riproporro' il pippone di come tutto e' inziato
avevo 15 anni (24 anni fa) e mio padre mi porto' assolutamente per caso in Sri Lanka (Ceylon), conobbi li l'amore per la prima volta (un bocciolo francese un po' piu' grande di me che mi inizio' alle sacre arti) e l'amore per il surf. avevano tavoloni di legno con cui surfavamo dentro alla barriera, mi alzavo in piedi, surfavo queste onde incredibili (piccoline, le grosse erano oltre la barriera e li ci andavano solo i locali) e non credevo che fosse cosi' semplice, per nulla al mondo avrei smesso, avevo trovato il paradiso, e ci sapevo anche stare sopra.
per 4 anni nulla di praticato ma tanto amore dentro, fino a che per la maturita' in macchina arriviamo in portogallo (dopo l'odissea fumante della spagna) a sagres, mi ricordo ancora la curva ultima prima dello spiaggione enorme sotto di noi e i surfisti a sinistra, sotto la scogliera, che surfavano letteralmente sopra le rocce, cioe' con l'onda passavano in un punto dove poi senza si vedevano affiorare scogli, bene, fotta bestiale e iniziamo a cercare tavole ovunque, chiaro nessun surfshop in giro, anzi proprio non c'era un cazzo in giro, deserto, fino a che arriviamo ad un paesino (e chi si ricorda il nome ma dominava questo spiaggione) e troviamo in ragazzino che ha due tavole da vendere, due spadine da oceano, tipo dei 5.6 sottilissime o giu' di li.
ci buttiamo a fare le schiume in questo spiaggione, poi dopo un po' non paghi io e il mio amico decidiamo di provare a spingerci oltre, oltre le schiume, dove il mare e' pulito. dopo un'enorme fatica (il mio amico faceva pallanuoto io no) arriviamo in line up, cazzo che bombe, da riva non sembrava ma li erano veramente grosse, dopo averle passate sopra girandosi verso riva non sii vedeva altro che questo muto d'acqua che avanzava verso riva e il cielo, brrrrrrrrrrrrrrrrrrr, paiura. ne vedo una con un nome sopra che mi sembrava il mio, mi giro, remo e la bestia mi stritola, mi schiaccia, mi sbatte sotto per un tempo infinito, sento dove mi porta l'aria dei polmoni e nuoto a manetta per uscire da sottacqua, esco, tiro un fiatone da paura e prima ancora di poter dire aiuto mi si rovescia in testa un'altra bestiona tipo la prima, di nuovo stessa storia, e cosi' anche alla terza, la piu' pesante, e allora li ho pensato, beh dai, e' finita e non ho neanche avuto il tempo di rendermene conto, invece tocco con le puntine dei piedi, mi spingo su, respiro e vedo che ormai sono fuori dal casino, salvo, distrutto ma salvo, in spiaggia non c'era nessuno, mi accascio e rifletto, sono rimasto cosi' per tre giorni, per tre giorni non ho toccato acqua e sono stato accucciato sulla spiaggia a leccarmi le ferite, e a rimandare giu' il groppone della paura.
inizio non facile ma e' stato utile, hard way, da li' per anni ho praticato saltuariamente viaggiando fino a che son arrivato a peniche e ho fatto una scuola, mi sono comprato una muta ed ho iniziato a praticare qui da noi anche (3 anni fa), ora faccio ancora cagare (anzi di piu' visto che mi ostino a surfare un 5.8 in adriatico) ma questo e' stato come tutto inizio'.
aloha