da 312T4 » gio nov 12, 2020 7:48 am
Piu' che altro penso due cose: se surfate in un posto in cui i principianti possono arrivare e sedervi accanto, allora il mare e' piccolo ed alla portata di tutti. Essere dunque in un posto affollato e facile e poi lamentarsi e' da sciocchi.
(non che io invece entri con mareggiate del secolo, anzi)
L'altra cosa e' che spesso chi surfa in Italia parla come se l'Italia fosse rappresentativa del surf.
Questa frase per esempio:
"Purtroppo è successo un po come nello skate, da uno stile di vita underground e di nicchia è diventato ANCHE uno sport."
Il surf e' una attivita' di massa dagli anni 60. Il surf e' praticato da tutti: uomini, donne, vecchi e bambini. Avere una tavola da surf in garage e' normale come avere una bicicletta. Surfare non e' una roba alternativa, ma un divertimento per tutta la famiglia. Surfare non fa fighi. Surfare e' una normalita'.
Uguale per lo skate, con una differenza: essendo piu' facile farsi male e rompersi le ossa, non vedo persone sui 60 -o oltre- praticarlo. Ma gli skate park (che qui da me sono quasi ovunque) sono affollatissimi di famiglie, specialmente il sabato e la domenica mattina. Ed una mia amica, vietnamita di origine, australiana di adozione, quarantenne, ha postato proprio ieri un nuovo libro -a cui ha collaborato- sullo skate al femminile. Per dire.
Quindi, scusate la divagazione, volevo solo dire che trovo sempre strano leggere cose come "il surf e' diventato", quando invece "il surf e'", da molti anni.
In ogni caso purtroppo la folla per me e' una condizione normale, sin dal primo giorno. Il problema non sono i beginner ma semmai il livello altissimo di questi essere anfibi con coi mi confronto.