Anche questa volta il giovane australiano è riuscito a stupirci,
il suo è uno di quei pochi concerti che vorresti non finissero mai,
ho anche sentito chi ha detto: “Sarebbe bello avere un piccolo Xavier Rudd da mettere in camera, da accendere e spegnere ogni volta che ho voglia di ascoltare una sua canzone…. tanto è piccolo,,,, non occupa troppo spazio”
Comunque, a parte i deliri mentali scaturiti dagli oltre 30 gradi all’interno del Transilvania il concerto è filato via tranquillamente, un’ora e mezzo dove Xavier è riuscito a trascinare con se tutto il pubblico in un viaggio attraverso i suoni, i colori delle terre solcate in questi anni.
Miglior pezzo performato, con oltre 2 minuti di break, la splendida “Light The Shade”.
Un consiglio per tutti: Acquistatevi il nuovo album “White Moth”
Un ringraziamento a “Barley Arts” & “Spingo”
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