Con la vittoria del Cinghiale Marino Old Skool Cup, disputata a fine settembre ad Andora, unica tappa del primo campionato longboard Master della storia del surf Italiano, Massimo Bertoni, longboarder viareggino, è diventato il primo campione italiano longboard over 35 della storia di questa disciplina in Italia. Cerchiamo di conoscerlo meglioattraverso questa scheda con intervista.
Anagrafe Massimo Bertoni
Classe 1967
Spot frequentati più spesso Il Pontile a Forte dei Marmi, il Molo ed il “Royal” a Viareggio, e gli spiaggioni del Cinquale
Quiver di tavole – tavole performance: 9.0 Glen D’arcy, 9.1 Mc Tavish, 9.1 Tropical Brazil, 9’2 Liting Bolt, 9.2 Takayama, 9.2 Moraes, 9.3 Jacobs – tavole classic: 9.0 Rip Curl in “wood”, 9.3 Bessel, 9.3 Gordon Smith, 9.4 Weber, 9.7 Pure Fun
Preferisci lo stile classico o moderno Alterno il classico al moderno a seconda della condizione dell’onda e del “soul” che mi ispira la situazione
La cosa che ti da piu’ gusto fare su un long Interminabili noseride su onde glassy
Miglior trip estero: Messico
Miglior trip italiano Sicuramente Sardegna
Quanti giorni di surf riesci a fare in un anno: Dai 100 ai 130 giorni all’anno
Che musica ascolta un longboarder: Rasta music, ed il rock in genere
Vantaggi di un longboarder rispetto a uno shortboarder: Traducendolo in una equazione: la “tavoletta” sta al “Long” come il Sesso sta all’Amore, ovvero su un onda con la Short fai sesso… con il longboard ci fai l’Amore, anche se in certe condizioni riesci ad essere Hard Core anche col Long. Ci siamo intesi?
Giornata tipo Mi sveglio alle 7.30 vado in ufficio (sono un Consulente Finanziario) alle 13 se vi sono le onde mi butto in acqua poi il pomeriggio si torna a lavorare fino alle 18, surf session serale e poi la sera con le mie bambine o gli amici. E se non ci sono le onde?….beh! Qui in Versilia i “divertimenti” non mancano.
E’ il primo titolo che vinci nella tua carriera surfistica di longboarder… (Sorridendo risponde)… no no questo e’ il terzo, sono gia’ stato “titolato” nel 2001 e nel 2005… rispettivamente da Iris e Leticia le mie due bellissime figlie: loro dedico questo momento. Vedi, la sera prima del Contest la mia figlia piu’ grande mi ha chiesto se le portavo un trofeo nuovo, quindi sono veramente soddisfatto di aver portato a casa questo Titolo Italiano, soprattutto considerando che era la prima volta nella storia del surfing nazionale che si disputava un simile campionato Longboard dedicato ai Master.
Raccontaci come’è andata la gara Siamo partiti dalla Versilia dove incombeva ancora la mareggiata di libeccio sapendo che ad Andora le condizioni erano assai piu’ small quindi mi sono portato, tra le due tavole piu’ lunghe, un Jacobs noserider perfomance, da usare se ci fosse stata maggior misura, e un Bessel classico veramente “old school” (originale anni ’80 uno dei primi shapati da Tim Bessel). Siamo arrivati che spirava un lieve vento di terra, ma dopo la session di riscaldamento, il vento si e’ disposto on-shore e la mia scelta e’ andata sul piu’ classico Bessel singlefin. Le onde erano sui 2 piedi, la loro frequenza per la gara era assai discreta: in una batteria di 15 min. avevi la possibilita’ di scegliere le migliori e di arrivare anche al limite della decima “last wave”. Gli atleti sono arrivati da parecchie regioni e nutrita era la rappresentanza Toscana, tra i piu’ noti “storici e temibili” il Fracas, Puliti, Fogola e l’ex Campione Italiano Long Michele Dini. Ho passato tutte le batterie al primo posto ed in finale mi sono trovato i quasi “concittadini” Fogola, Pardini e Dini; qui ho cercato di fare la mia gara esaltando la fluidita’ del movimento classico e in tre onde ho messo “in cassaforte” tre hang five ed un floater, poi ho cercato di controllare gli altri per non avere sorprese… questa strategia si è rivelata vincente. C’era un bel sole che ci scaldava tra le heats e piacevole e’ stata l’organizzazione del local club Cinghiale Marino e l’ospitalita’ della Surf Family Colombini (Renato e Paolo) veramente okk!
Hai sempre surfato su longboards? Da quanti anni? Ho iniziato alla fine degli anni ottanta con una “short” T&C Yeah! Pro-model di allora, una tavola che se la vedi ora dal volume e dal nose con becco all’ingiù assomiglia di più ad un Egg che ad una tavoletta. Dopo un paio d’anni un amico mi ha portato un long Glen D’arcy da Jeffreys Bay (Sud Africa) e da quelle misure non sono piu’ sceso… attualmente dopo circa 20 anni posseggo 12 longboards ed ovviamente la mia prima amata “shortboard” T&C.
Quando hai iniziato a gareggiare? Circa sette anni fa. Fino ad allora avevo sempre surfato per me stesso, poi ho scoperto il piacere di andare in giro con gli amici per l’Italia con il Campionato Long e due volte all’estero al Campionato Europeo 2003 e non ultimo nel 2005 con il “mitico” trip a Biarritz con Ale Ponzanelli ed il Corradin (fotoreporter), io arrivai agli ottavi di finale ma sopratutto portai, con il mio Jeeppone, il Ponza laggiù che finì settimo.
Come ti muovi in Versilia longboardisticamente parlando? Vivo in Versilia dividendomi tra Forte dei Marmi e Viareggio vado a seconda delle condizioni dal Molo di Viareggio al Pontile del Forte; quest’ultimo, quando lavora bene, lo preferisco per la consistenza dell’onda e la veloce sezione. In mare in Versilia siamo “quasi tutti” una famiglia ci si vede in acqua, ci si saluta e condividiamo sorridendo questi regali di madre natura. Dicevo “quasi tutti”… a parte i soliti furbetti.
So che viaggi spesso, dove sei stato ultimamente e qual’è la tua destinazione preferita per fare long? Ho molti amici “professionals” sopratutto in Brasile che e’ la mia seconda patria: i due Padaratz, i longboarder Alex Picuruta Salazar e Amaro Matos. Sono cinque anni che l’inverno vado là spesso loro ospite, quest’anno ero al nord est a casa di Halley Batista uno dei migliori Junior del Sud America. Perche’ vado in Brasile? Diciamo non solo per le onde … Biarritz e dintorni è la destinazione che mi rimane sempre nel cuore visto che nel 1990 ho fatto lì il primo incontro con l’Oceano. Se chiudo gli occhi sento ancora l’emozione come fosse ieri, quando la mattina appena arrivati in macchina ci siamo spogliati nel parcheggio sotterraneo del Casino’ Municipale e poi buttati nei 2 metri glassy della Grand Plage. Ma il Trip preferito (e consigliato da Longboarder) e’ la zingarata in macchina da San Diego “through” Baja California fino a los Cabos, senza restrizioni di biglietti di ritorno e fermandosi a surfare ogni volta che si vede un picco glassy deserto… non un sogno… ma provare per credere!
Quale ritieni essere il miglior spot per il longboard in Italia e quale all’estero? S’Archittu in Sardegna e’ uno dei miei preferiti …. ve ne sarebbe un’altro sempre la’ in Sardegna ma non lo posso menzionare per rispetto degli amici che me l’hanno fatto scoprire. All’estero direi Saquarema a nord di Rio de Janeiro perchè per me è l’onda hawaiana del Brasile: lunga e potente sinistra ma sopratutto “rideable” per il longboard anche quando e’ big.
Se potessi cambiare qualcosa nella tua vita, quale sarebbe? Cambierei volentieri tutto l’inverno con una calda estate tropicale… lo spot decidilo pure tu!
Ringraziamenti e saluti Ringrazio gli sponsors che mi hanno supportato negli anni a titolo personale e di club come Versilia Surf, un saluto a tutti gli amici sparsi per il globo, alle amiche e soprattutto alle mie due piccole meraviglie Iris e Leticia.
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