Surfcorner.it – Continua il viaggio di Mauro Ladu, in giro per il mondo durante il suo Anno Sabbatico (leggi qui la prima puntata).
Dal Perù, dove si trovava e da cui ci ha inviato il primo report, Mauro è passato per il Costa Rica e Panama, e in questo momento si trova già ad Oahu, Hawaii, dopo un breve passaggio in California del Sud, dove ha approfittato per scrivere e inviarci il report dell’America Centrale, che potete leggere qui sotto.
Encinitas, Southern California. 3 Gennaio 2008
Sono ad Encinitas, piccola località surfistica a nord di San Diego. Swami’s, uno degli spot più popolari da queste parti dorme tranquillo 100 m più in basso giù dal cliff aspettando una mareggiata di 10 piedi attesa tra 2 giorni. Peccato che sarò in volo per Honolulu :o)
Sono 5-6 giorni che onde di tre, quattro piedi rompono sui beach break di San Diego, rimasugli di una grossa mareggiata natalizia, però non sono attrezzato per l’inverno californiano e soprattutto il ricordo dei 30 gradi dell’acqua del Costa Rica hanno fatto prevalere la macchina fotografica sulla tavola.
Nel passato mese e mezzo Costaricano, credo di aver passato più tempo a mollo che sulla terra ferma!
Gli spot ormai sono straconosciuti e famosi però brevemente vi racconto quelli in cui sono passato.
I miei spostamenti sono sempre stati con i bus pubblici che sono abbastanza efficienti e economici. Da San Josè arrivate ovunque e anche se come città non offre nulla di speciale rimane un comodo crocevia per i vari spostamenti all’interno del paese. Aspettatevi quasi sempre un supplemento di circa 1-2 dollari se viaggiate con la tavola. Se si ha la possibilità il mezzo ideale è un 4×4 ma anche con un’auto si riescono a raggiungere la maggior parte degli spot.
Prima di elencare gli spot consigliati elenco quelli da evitare. Due su tutti: Jacò e Tamarindo. Jacò (leggi uacò) è la spiaggia più vicina a San josè. Infatti con due ore di auto si raggiunge comodamente dalla capitale. Le onde non sono meglio di tanti altri posti per cui andateci solo se cercate droga e prostituzione. Quando la gente racconta di furti o scippi subiti in Costa Rica è perché è stata in posti come Jacò.
Tamarindo viene chiamato anche TamaGringo. Alberghi e turisti americani a palate. Non si tratta del Costa Rica che potete trovare andando di pochi km più a sud o più a nord.
Passando alle cose serie, partiamo dal nord ovest, Penisola di Nicoya.
ZONA DI MAL PAIS/SANTA TERESA
Mal Pais e Santa Teresa sono due paesini al sud della penisola di Nicoya. Arrivarci richiede un giorno circa di viaggio da San Josè perché si deve traghettare e soprattutto se si viaggia con i mezzi pubblici conviene restarci almeno qualche giorno. Io sono stato a Playa Carmen, che è esattamente a metà strada tra Santa e Mal Pais.
È stato il primo posto dove sono passato e anche dove sono poi tornato dopo il giro per la costa pacifica fino a Panama e su per quella caraibica. Playa Carmen è uno spiaggione con vari picchi che lavora con ottima frequenza e con ogni tipo di marea e nei giorni in cui l’ho surfata reggeva fino ai 2 metri abbondanti (over head per intenderci). A Santa Teresa invece, ci si arriva camminando verso nord per 15 minuti circa; nel mesetto in cui sono stato io reggeva meglio nei giorni grossi e in cui mal pais era incasinato e attivo, regalando set puliti fino a 9-10 piedi. Nei giorni piccoli invece le onde erano più mosce da long.
Sia da una parte che dall’altra c’è parecchia gente in acqua però l’affollamento non è davvero un problema dato che molti sono principianti che stanno nell’inside a prendere le schiume e il line up è abbastanza largo da regalare sempre onde per tutti.
Purtroppo non ho foto dei giorni migliori perché ovviamente ero in acqua. Il connubio surfista/fotografo in queste situazioni è davvero arduo!!!
Nei giorni in cui è troppo grosso e i banchi di sabbia non reggono la mareggiata, se si vuole surfare si deve guidare verso sud per circa un’ora ed arrivare a Cabuya. Cabuya è riparato dal golfo di Nicoya per cui con grosse mareggiate riceve le onde per rifrazione. Quando a Mal Pais ci sono 3 metri insurfabili, a Cabuya si surfano set di un metro mezzo glassy! Ci sono due point, entrambi su roccia. Il primo che si incontra è una sinistra mentre se si procede per altri 500 m si trova la destra. Dato che è l’unico spot surfabile quando altrove è troppo grosso difficilmente ci si troverà sul line up da soli. Per cui rassegnatevi alle droppate dei locali.
Stando sempre in zona, a nord di Santa Teresa c’è un altro beach break che chiamano Playa Hermosa (non è la famosa Hermosa che invece stà più a sud). Anche qui regge le condizioni grosse meglio che Mal Pais e si è in un contesto naturalistico da favola.
PAVONES
Se una grossa mareggiata da sud – sud est è in arrivo andate a Pavones, all’estremo sud della costa pacifica vicino al confine con Panama. Il viaggio è avventuroso perché più si va verso sud e più le strade diventano accidentate. I grossi complessi turistici si fermano più a nord nella zona di Jacò e Playa Hermosa che io ho saltato!
In circa 10 ore cambiando vari bus si riesce a raggiungere il paesino di Pavones. L’omonima onda è considerata la sinistra più lunga del centro America e se si attiva state certi che tutti gli alloggi registreranno il tutto esaurito nel giro di un giorno, il tempo necessario per arrivare qui.
Se invece l’onda non rompe a Pavones non c’è da fare nulla! Io ho vissuto sulla mia pelle il secondo caso!
Con l’alta marea si alza una destrina che rompe in 40 cm di acqua nei pressi della foce del fiume ma non vale di certo la pena farsi lo sbattimento per questa.
Da Pavones ho attraversato il confine con Panama e una volta in territorio Panamense con un bus ho attraversato tutto il paese per la larghezza e mi sono imbarcato per l’arcipelago di Bocas del Toro sul Caribe. Dicembre comincia ad essere la stagione buona per le onde caraibiche e infatti le onde non sono mancate!
Ho soggiornato 3 notti nell’Isola de Colon e consiglio questi due spot:
CARENERO
Carenero è un’isolotto di fronte all’isola del Colon. Alla sua sommità c’è un point sinistro su reef che regala onde potenti e tubanti. Per arrivarci potete prendere una barca-taxi che vi scarica direttamente sul line up per il costo di 8-10 $ oppure potete buttarvi dal pontile dell’Isola del Colon, remare fino alla sponda dell’isola di Carenero e raggiungere lo spot con circa 20 minuti di cammino nella foresta pluviale. Vi consiglio la seconda opzione! Divertente e gratis soprattutto. Altro consiglio sono i calzari..i miei piedi portano ancora le conseguenze di aver surfato senza! In acqua c’è parecchia gente però dato che Bocas è un arcipelago molto festaiolo se ci si alza presto tutti sono ancora a letto a smaltire i postumi delle serate e si riesce a surfare un paio d’ore da soli o quasi.
PLAYA PUNCH
Se si vogliono onde un po’ più tranquille (ma solo un po’…il caribe ha comunque spot più potenti che il pacifico) c’è questo beach break a nord dell’isola di Colon. Come si entra in acqua c’è una prima parte di reef corallino superata la quale si ha sotto sabbia! Onde destre e sinistre belle potenti con abbastanza gente in acqua! Non state nell’inside che se sbagliate il take off vi grattugiate sul reef!
Da Panama il viaggio è proseguito verso nord, sono rientrato in Costa Rica e mi sono fermato a Puerto Viejo! Sembra di essere in Jamaica: reggae music e ragazzi afro con i dread locks fanno da cornice a questo bel paesino caraibico!
Puerto Viejo è la “casa” dell’onda più potente del centro america:
SALSA BRAVA!
Un ondone stile hawaiano che rompe proprio di fronte al paese su reef corallino. E’ uno spot non da principianti perché se si sbaglia qualcosa si viene schiacciati contro il fondo dall’incredibile massa d’acqua che si solleva. I locals sono molto orgogliosi della loro onda e la sentono loro quindi non aspettatevi di prendere il miglior set della giornata.
PLAYA COCLES
Poco più a sud si trova questa bella spiaggia in perfetto stile caraibico sulle cui onde veloci e potenti i locals si destreggiano in aerial paura! Il livello in generale che ho trovato è molto molto alto! Crescere a due passi da Salsa Brava credo che contribuisca!
Dal Caribe, stanco di portarmi appresso la tavola, il mio zainone e l’attrezzatura fotografica sono ritornato a MAL PAIS dove ho messo radici per 3 settimane di puro surf e relax. Due mareggiate dai quadranti meridionali hanno regalato onde tutti i giorni da minimo 3 piedi fino ai gironi più grossi con set double overhead+.
In acqua ci sono parecchi italiani che ci vivono a tempo pieno o solo per la stagione e due dei 4 surf shops in town sono proprio di due connazionali per cui l’atmosfera è rilassata e piacevole e tra un set e l’altro sembra di essere su un line up nostrano :o)
Ah..dimenticavo…Pura Vida a tutti e a risentirci dalla north shore di Oahu.
Mauro
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