HONOLULU (3 maggio) – Con la sua tavola da surf aveva affrontato l’Oceano. Woody Brown, pioniere delle grandi onde considerato anche l’inventore del moderno catamarano, è morto alle Hawaii all’età di 96 anni. «Woody fu uno dei primi al mondo a cavalcare le grandi onde delle Hawaii», ha detto David Brown, un cineasta che nel 1999 e nel 2006 ha girato due documentari su di lui, l’ultimo intitolato “Of Wind and Waves”. «Ho sempre voluto sfidare la morte. Mi eccitava arrivarci il più vicino possibile e poi sfuggirle di mano», aveva confessato lo stesso Woody nel filmato.
Soprannominato “Spider” per la posizione che assumeva in piedi sulla tavola, Woody Brown fu uno dei tre surfisti fotografati nel 1953 sulla cresta di una gigantesca onda a Makaha. L’immagine all’epoca fece il giro del mondo e fu la scintilla che provocò una migrazione di surfisti alle Hawaii.
Woody Brown era nato a New York in una famiglia di banchieri di Wall Street e aveva abbandonato da teen-ager la strada privilegiata che la sua posizione familiare gli avrebbe riservato: aveva abbandonato il liceo a a 16 anni per inseguire il sogno di diventare pilota. Vegetariano, pacifista, obiettore di coscienza negli anni Trenta, in California Brown volava su alianti e cominciò a fare surf sulle tavole di legno da lui costruite. Nel 1936 aveva stabilito un record di volo a vela. Traumatizzato dalla morte di parto della moglie, aveva dato il figlio neonato in adozione per trasferirsi poi alle Hawaii: degli anni Quaranta la costruzione del primo catamarano, ispirato dalle canoe a due scafi che aveva visto nel Pacifico Meridionale durante la Seconda Guerra Mondiale.
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