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Google earth 5.0: secret spot addio!

Surfcorner.it – Se Google Earth, la popolare applicazione per volare sopra la superficie terrestre, aveva dato un grosso contributo alla scoperta di nuovi spot in ogni angolo del mondo, stando comodamente seduti alla scrivania, la nuova versione della applicazione da un ulteriore forte impulso in questo senso, forte anche della collaborazione col noto sito wannasurf.com. E dunque addio secret spot? Speriamo di no….

MILANO – Dopo aver dato la possibilità di planare sulle città e di ammirare le stelle da vicino, con la nuova versione di Google Earth 5.0, presentata ieri in contemporanea in tutto il mondo e scaricabile gratuitamente, ci si potrà tuffare negli abissi marini restando nell’asciutto delle nostre case.

Come novelli Jacques Cousteau potremo esplorare i fondali marini e navigare tra i contenuti forniti da famosi oceanografi, alla scoperta delle aree marine protette, all’inseguimento delle balene in migrazione, e vedere il letale impatto dell’inquinamento sulla temperatura dell’acqua e sull’ecosistema marino.

La grande novità dell’ultima versione di Earth (che dal suo lancio nel 2005 ha registrato oltre 500 milioni di download unici) è infatti la funzione Google Ocean, accompagnata da ‘La macchina del tempo’, Marte in 3D, dalla possibilità di creare dei propri tour e dalla funzione ‘Gps tracking’ per uploadare gli itinerari dai dispositivi Gps. La funzione per la scoperta degli oceani nasce, oltre che da quello spirito enciclopedico che contraddistingue la stessa idea del motore di ricerca ideato da Larry Page e Sergey Brin, da una ‘linea verde’ incentrata sulla sensibilizzazione per i temi ambientali.

A confermarlo è il Ceo della società che ha sede nella Silicon Valley, Eric Schmidt: “Nelle discussioni sui cambiamenti climatici, gli oceani sono spesso sottostimati”, ha spiegato Schmidt, nonostante essi ricoprano oltre il 70% della superficie del pianeta e circa l’80% della vita terrestre si trovi sott’acqua. “La biodiversità che si teme subirà danni nei nostri oceani nei prossimi 20-30 anni – ha continuato – equivale più o meno alla perdita dell’intera foresta pluviale amazzonica”.

Ocean, sviluppato in due anni dal suggerimento dell’oceanografa Sylvia Earle, comprende 20 livelli di contenuti con informazioni (video, immagini e altro) fornite da scienziati e oceanografi tra cui ‘Esplora l’oceanò, ‘Aree marine protette’, ‘Monitoraggio animali’, ‘Zone morte’, ‘Stato di salute degli oceani’, ‘Relitti di navi’, ‘Censimento della vita marina’ e ‘Gli oceani di Cousteau’. Tutto a portata di mano: la barriera corallina australiana, la Fossa delle Marianne o il più vicino Mar Mediterraneo.

Non manca una parte ludica con le segnalazioni aperte agli utenti, dal sito wannasurf.com, degli angoli migliori dove fare surf, kite-surf o immersioni. Ma un altro strumento del nuovo Earth che catturerà gli utenti è sicuramente la ‘Macchina del tempo’. Si potrà tornare nel passato cliccando sull’icona dell’orologio nella parte alta dello schermo e arrivare fino a dove la disponibilità di immagini satellitari e aeree storiche lo permettono: in alcuni casi anche fino agli anni Quaranta.

Correre indietro fino a rivedere al loro posto le Torri gemelle o seguire la costruzione degli stadi dei Mondiali di calcio del 2006, ma anche monitorare lo scioglimento dei poli o la desertificazione nell’Africa subsahariana. Tutti i viaggi sperimentati si potranno registrare con la nuova funzione ‘Tour’, per poi riviverli o condividerli con gli amici. Inoltre, c’é la funzione ‘Monitoraggio Gps’ che consente di tracciare rotte personali, mentre ai viaggi virtuali nello spazio si aggiunge la destinazione Marte, con tour 3D e immagini ad alta definizione del mitico Pianeta Rosso. (Ansa)

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