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Slow Dance | Craig Anderson intervista esclusiva

Ieri sera Marina di Pietrasanta ha ospitato una delle tappe del tour internazionale di promozione del nuovo film con Craig Anderson protagonista. Craig era presente per incontrare i suoi fans e l’ha definita come una delle tappe più belle a cui abbia partecipato. Ecco qui il report fotografico della serata e l’intervista esclusiva che abbiamo realizzato per voi.

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Foto ©Quiksilver/Palmerini

 

Da dove è venuto il nome Slow Dance?

Me l’hanno chiesto in molti ma non saprei risponderti con esattezza. Abbiamo lavorato a lungo sul nome, Dane ne aveva tirati fuori alcuni buoni. Non è facile trovare un buon nome. A un certo punto credo che fossimo in France durante il Quiksilver Pro e credo sia stato Damien Fahrenfort, che lavora per Quiksilver, a parlare di “Slow Dance” e ci è sembrato che funzionasse.

Molti dei brani della colonna sonora sono suonati da band poco conosciute, lo stesso brano del trailer è di una band poco famosa. Chi è l’artefice di questa scelta?

Dane ha lavorato più di tutti alla colonna sonora, lui fa molte ricerche in questo senso e presta molto attenzione a trovare gruppi che nessuno abbia mai sentito prima, almeno nel surf…

Qual’è la video parte del video che preferisci?

Veramente non lo so… ogni trip che abbiamo fatto per la realizzazione del video è stato grandioso. Se devo dirne una, credo l’ultima sezione. Quell’onda lì è incredibile, una delle migliori che ho surfato in vita mia, difficile take off, ma se riuscivi a farlo poi era una delle onde più belle mai surfate.

Cosa ci puoi dire di Dane nei panni del regista?

Dane ha sempre fatto editing per il suo blog Marine Layers productions, lui fa tutti, sceglie la colonna sonora, edita, produce tutto lui per il blog. La gente non lo sa e quindi non conosce il vero Dane. Lavorare con lui sotto questo punto di vista è di grande ispirazione e avevo molta fiducia nel risultato finale.

Quanto tempo è stato necessario per realizzare il video?

Nell’ultimo anno abbiamo filmato molto, ma il trip in India è stato fatto 2 o 3 anni fa. Poi l’editing ha impiegato un mese e un altro paio di settimane per realizzare il dvd.

Alcuni mesi fa sei stato in Italia e sei riuscito anche a surfare, com’è stato quel tuo primo trip?

Si, sono stato sempre con Dion e Nate Tyler vicino a Genova, a Varazze. Siamo stati un paio di giorni, c’era una swell e abbiamo preso un volo dall’Australia. Il primo giorno al mattino le onde erano pazzesche, si potevano fare 360 air reverse in backside come niente. Molto divertente.. credo che fosse una gran giornata per l’Italia.

E’ il tuo primo film da protagonista, e per la promozione hai dovuto girare molto e incontrare molti fans, cosa a cui non sei abituato… come hai vissuto questa esperienza?

E’ grandioso… prima d’ora avevo avuto qualche parte in altri video di Taylor Steele, Kai Neville… fin da quando ero piccolo e surfavo per Quiksilver, l’attenzione era sempre tutta su rider come Jeremy, Julian. Ora che ho avuto questa opportunità di fare un film tutto mio grazie a Quiksilver e quindi viaggiare, devo dire che è una bellissima esperienza. E’ bello vedere tutti questi ragazzi entusiasti.

Con tutte le location in cui siete stati, c’è qualche episodio bizzarro che vi è successo durante le riprese?

Una volta eravamo in Francia a Biarritz, alla Grand Plage, e un tipo mi ha dato un pugno in faccia. E’ stata una situazione davvero bizzarra e non so proprio come mai sia successo.  Probabilmente era frustrato o arrabbiato per altri fatti suoi… fatto sta che a un certo punto ha remato verso di me cominciando a urlare in spagnolo o in francese e io non capivo niente. Poi mi ha dato un pugno in faccia. Io avevo appena preso un’onda, e dopo il take off mi sono guardato intorno e non c’era nessuno, solo schiuma. Ho surfato l’onda e ancora nessuno… poi è successo. E’ stato davvero strano, perchè io di solito in acqua sono sempre molto tranquillo.

Il film è su di te, ma ci sono anche Dane, Machado, Occy…. ti sei mai sentito in qualche momento di dover surfare al meglio per avere la parte migliore?

Qualche volta si, ho sentito un pò di pressione. Occy, Dane e Rob surfano davvero bene, fanno grosse manovre e qualche volta mi sono sentito di dover dare il massimo. Ho cercato di surfare meglio che potevo.

Il modo di realizzare surf movie al giorno d’oggi è abbastanza diverso da quello degli anni ’80 di Occy e dei film che girava con Jack McCoy. Quale dei due stili preferisci?

Mi piace sempre guardare vecchi video, anche quelli di cui Occy era protagonista. Ne traggo molta ispirazione e credo che siano di ispirazione ancora al giorno d’oggi. Non so dirti esattamente quali siano le differenze tra i video di allora e oggi, certo è che in Slow Dance c’è molto della visione di Dane di come dovrebbe essere interpretato il surf.

Parlando di stile, tu sei riconosciuto nel mondo come uno dei surfers più stilosi. Quali surfisti apprezzi in particolare per il loro stile sul surf?

Rob Machado è sempre stato uno dei miei preferiti, ha un gran stile su qualsiasi tavola. Anche Dane ha un bellissimo stile, diverso da Rob ma molto impressionante. Ci sono tanti surfisti stilosi, mi piacciono molto anche Ozzy, Parko…

Le tappe della serata a Marina di Pietrasanta:

– Meet & Greet al Boardriders di Marina di Pietrasanta con Craig super disponibile con tutti, per foto e autografi tutta la sera.
– Proiezione al Cinema Italia: 420 persone hanno riempito il cinema all’aperto. Erano presenti tre generazioni di surfisti, appassionati, principianti e neofiti.
– Festa in spiaggia con musica rock dal vivo e DJ fino a tarda notte nel spirito Quiksilver

In questa fotogallery il report della serata dalla signing session all’after party. Foto courtesy Quiksilver/Palmerini

 

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