Surfcorner.it – Non c’è dubbio. I tempi sono ormai cambiati, e con essi i gusti dei surfisti, che si fanno via via sempre più raffinati.
Dopo una bella session, magari al tramonto, non c’è niente di meglio che rilassarsi davanti ad un buon bicchiere di vino. La birra, dunque, da sempre associata alla figura del surfista, lascia il posto a calici di vino morbido e profumato.
E’ la nuova tendenza dei surfisti californiani, ma non solo. Lo sanno bene anche i rider degli altri 42 paesi, oltre alla California, dove Piergiorgio Castellani, longboarder e produttore di vino sulle colline toscane, esporta i suoi prodotti.
Non ci credete? Date un’occhiata a www.longboardvineyards.com
Piergiorgio è stato appena intervistato per la rubrica “Frequent Flyer” del New York Times del 15 gennaio scorso, una delle testate USA più autorevoli e fonte di ispirazione di centinaia di altre testate e magazine di tutto il mondo.
Nelle sue tenute toscane, Piergiorgio produce i Vini Castellani, esportati in 43 paesi in tutto il mondo, molti dei quali sono note destinazioni surfistiche, come Maldive e Sri Lanka.
La sua passione per il surf, il viaggio e il vino lo hanno reso uno degli esponenti più autorevoli della nuova tendenza che associa il surf al vino, e di conseguenza il più titolato ad occupare le pagine della rubrica del New York Times.
“Mi è sembrato interessante e divertente poter parlare della nostra esperienza di surfisti mediterranei e nomadi, e associarla ad una delle massime espressioni della nostra cultura italiana, nonché il mio lavoro, il vino” ha commentato Piergiorgio dalla sua azienda sulle colline toscane, da cui, tra un bicchiere e l’altro, tiene anche d’occhio l’andamento del mare.
Nella foto qui a lato, di Alessandro Puccinelli, Piergiorgio insieme alle sue passioni, il buon vino e il surf, che pratica assiduamente grazie al suo quiver di tavole esclusivamente Dr. Ank.
Più info: www.castelwine.com
Per leggere l’articolo completo: NY Times.com
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