Nel nord del Cile al confine con il Perù si trova Arica, una città nel mezzo del deserto arido e ventoso. L’onda di Arica divenne famosa al mondo del surf nel 2007, quando l’ASP decise di organizzare una tappa del campionato del mondo. Eugenio Barcelloni, che l’ha surfata, ce la presenta così.
In realtà il nome dello spot, El Gringo, conosciuto come Pipeline del Sud America, ha un vecchia storia. Quest’onda è stata scoperta da un surfista Americano che durante gli anni 80 esplorava la costa Sud Americana del Pacifico. Quanto si recò ad Arica ci rimase per un lungo periodo. Lo spot si trova in un’isola unita alla costa da una lingua di terra sostenuta da frangiflutti per diventare così una penisola artificiale. Quando all’alba i pescatori tornavano dalla loro giornata di pesca incontravano lo straniero che surfava la parte più mossa della penisola, così i locali iniziarono a chiamare quel posto El Gringo, termine usato in America Latina per definire un Americano nella loro terra.
La città non è affascinante, la sconsiglio. Andateci soltanto se si vogliono surfare onde tubanti e poco affollate. Durante l’estate Europea El Gringo regala grandi mareggiate intense. Al mattino le condizioni sono le migliori prima che il vento inizi a soffiare forte e costante.
Photos by Diego Figueroa, Juan Bacagianis, Rommel Gonzales Cruz, Cristian Sáez, Diogo D’orey
Surfer: Eugenio Barcelloni and Carlos Goncalves
Seguite i reportage di Eugenio Barcelloni sul suo blog alla sezione travel-reportage: www.eugeniobarcelloni.com
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