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Il Power Surfing non è Morto

Michel Bourez ha vinto il Drug Aware Margaret River Pro con il suo surf potente e classico

A cura di Lorenzo Castagna

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Michel Bourez, power layback. Foto ASP

 

 

Un surf aggressivo e potente regalano a Michel Bourez la sua prima vittoria nel WCT, lo avevamo messo tra le possibili sorprese perche’ analizzando l’onda di Margies era chiaro che calzasse a pennello il suo stile e così e’ stato.

Dopo il secondo posto a Bali, dello scorso anno, non e’ passato molto tempo prima che il tahitiano sfoderasse il suo repertorio di lay back e surf rail to rail per battere josh Kerr in finale.

Da questo risultato si evince anche, come riportato nel titolo, che il Power Surfing non e’ morto… la base del surf con bottom turn ampi e manovre nel cuore dell’onda hanno caratterizzato tutti i migliori score del contest facendoci vivere un vero e proprio spettacolo e ritorno alle origini del surf.

Va detto anche che quest’onda e’ molto difficile da leggere, le condizioni sono cambiate spesso anche tra una heat e l’altra e anche la conoscenza dello spot ha avuto un ruolo chiave.

 

 

Analizziamo un po’ meglio l’ultima giornata di gara.

QUARTERS

Nel primo quarto di finale Bede Durbidge e Jordy Smith hanno dato vita alla battaglia tra “titani” due tra i piu’ grossi e potenti surfers del circuito si sono scontrati a suon di rail turn e snap under the lip.
Ha avuto la meglio Bede con un 15,30 finale su Jordy 14,00 che comunque ha dimostrato di essere tra i migliori.

Nel secondo quarto si sono scontrati Josh Kerr e il leader della classifica Gabriel Medina.
Benche’ Medina durante la batteria abbia mostrato un backside veramente molto tecnico ed aggressivo e’ stato Kerr a prevalere grazie anche a snap con air drop da capogiro.
Anche se entrambi sono due esperti aerialist hanno surfato soltanto alla base dell’onda quasi a rimarcare che Margies si surfa così. Kerr 13,70 Medina 10,77.

Nel terzo quarto e’ la volta di King Kelly Slater contro Joel Parkinson una batteria molto tirata dove i due hanno dato fondo a tutta la loro esperienza. Score medio alti e una lotta onda su onda… Kelly pero’ ha tirato fuori ancora una volta un coniglio dal cappello, trovando un tubo sfruttato fino alla fine e ricordandoci perche’ e’ 11 volte campione del mondo. Al momento di uscire dal tubo, con una proiezione improvvisa del suo corpo verso l’alto ha fatto un floater dove un altro nemmeno si sarebbe immaginato. Sembra incredibile ma il floater inizia praticamente gia’ dentro al tubo (guardate l’heat analyzer se ve lo siete persi).
Curiosità: Kelly e’ stato uno dei pochi ad usare un quad.
Slater 15,53 Parkinson 15,44

L’ultimo quarto vedeva scontarsi i compagni del team Hurley Bourez e Young.
Michel qui ha iniziato a preparare il terreno per la vittoria con surfate decise e potenti mentre Nat e’ parso un po’ sottotono comunque rimane sempre un buon 5° posto in finale.
Bourez 13,00 Young 9,76

 

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Josh Kerr ha tirato uno dei pochi air visti in gara. Foto ASP

 

SEMIS

Nella prima semifinale lotta tra due Australiani Kerr e Durbidge, qui Josh ha surfato veramente smart, conoscendo bene il suo avversario e la sua potenza nel rail to rail ha optato per un mix di manovre aeree e di potenza!
Scelta direi efficace che lo ha portato alla vittoria, fa piacere comunque trovare Bede nelle fasi finali del contest, dotato di una stazza fisica e di un talento fuori dal comune viene spesso considerato come il miglior underrated surfer del pianeta.
Kerr 15,10 Durbidge 14,87

Nella seconda semifinale spettacolo incredibile tra Slater e Bourez dove dopo un primo vantaggio dell’americano a spuntarla e’ Michel con un finale col botto mettendo a segno lo score piu’ alto del contest con un 9,37.
Nota: in quest’onda di Michel viene fuori tutta la sua preparazione e forza fisica, pensate che ha raggiunto questo score con un onda incompleta. Mi spiego meglio: di solito score così alti si ottengono con onde surfate alla perfezione dall’inizio alla fine mentre il Tahitiano e’ caduto nella quarta manovra. Quindi pensate a quanto forti e critiche dovevano essere le prime tre!

Per Kelly resta comunque un buon terzo posto finale.
Bourez 16,14 Slater 15,90

 

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Michel “The Spartan” Bourez. Foto ASP

 

FINALS

In finale sono arrivati i due surfer che meglio si sono adattati alle condizioni Bourez e Kerr.
Michel durante tutta la competizione ha mostrato un surf deciso e potente mentre Josh ha sfruttato la sua conoscenza dello spot e un buon mix di stile.
Prevale infine la forza di Bourez con una vittoria di cui Pancho Sullivan e Tailor Knox (power surfers per eccellenza) andrebbero fieri.
I miglioramenti di questo ragazzo negli ultimi due anni sono incredibili, una crescita continua senza perdere il suo trademark di potenza, questo ci mostra che il duro lavoro paga e che l’umiltà e il basso profilo sono caratteristiche fondamentali per un atleta.
Bravo Michel!

 

 

 

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