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A Tirrenia la Prima Scuola di Adaptive Surf

La prima scuola di adaptive surf italiana apre al bagno degli Americani a Tirrenia

 

Dalla prossima stagione 2017 al bagno degli Americani di Tirrenia sarà possibile usufruire di una scuola di adaptive surf grazie al progetto ‘Surf4all’ dell’Associazione Happy Wheels, che proporrà lezioni con demo session e organizzazione di eventi dedicati a chi vuole vivere senza barriere il mare e lo sport. In previsione dell’inclusione del surf alle olimpiadi 2020 il progetto vuole anche creare figure qualificate nell’ambito Adaptive, perché ogni atleta possa avere la propria spiaggia, il proprio allenatore e il proprio campionato, come accade per tutti gli altri sport.

“La posizione della spiaggia del Bagno degli Americani è fortunata – spiega Massimiliano Mattei, che ha partecipato all’ultima edizione dei campionati del mondo di adaptive surf ISA a San Diego – perché si affaccia su due picchi di onda, con una zona di ‘secca’ che rende il surf praticabile in assoluta sicurezza, la situazione ideale anche per chi vuole imparare”.

Massimiliano Mattei nel 2016 ha dato vita, con alcuni amici, all’associazione sportiva no profit Happy Wheels asd, la prima realtà italiana di adaptive surf, ospitata dal Bagno degli Americani, ed è uno dei tre atleti che hanno rappresentato l’Italia ai mondiali di San Diego, organizzati a dicembre 2016 presso la spiaggia di ‘La Jolla’. Il campionato I.S.A., giunto alla sua seconda edizione, ha coinvolto 22 Paesi, rappresentati da 75 atleti. Il team Italia (Massimiliano Mattei, Fabio Secci e Fabrizio Passetti) ha gareggiato nelle categorie stand e prone no assist. Senza nessun tipo di finanziamento, a esclusione del sostegno offerto dal CAF e dalla FIS per le spese relative al viaggio e all’iscrizione, gli atleti italiani hanno coperto i costi della trasferta americana grazie alle campagne di crowdfunding e agli eventi benefici.

“Il mare non ha occhi, il mare non fa distinzioni – dice Massimiliano Mattei – e accoglie chi lo ama e chi lo vuole affrontare. Nel sorriso di chi ce l’ha fatta c’è la ricompensa più grande per ognuno di noi. In California ho raggiunto un buon risultato sportivo, personalmente e come team Italia e mi ha colpito la ‘surf culture’ in un ambiente privo di barriere e ostacoli. Vorrei ricreare la realtà che ho vissuto a San Diego in Italia, presso la spiaggia degli Americani di Tirrenia, per farla diventare una ‘piccola California’ con il sostegno dei volontari di Happy Wheels e dello staff dello stabilimento”.

 

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