La tavola per le onde di merda

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La tavola per le onde di merda

Messaggioda miguelsurf » mar feb 04, 2014 6:51 pm

Questo topic può sembrare ironico, ma non lo è neanche tanto.
Più volte, forse sbagliando, ho criticato alcune discussioni del forum dicendo che si dà troppo peso all'importanza dell'attrezzatura (tavole, shape, pinne e settaggi vari...) piuttosto che al manico della persona. Questa è una cosa di cui rimango convinto, mi sono preso qualche cazziatone in proposito ma ci sta tutto :lol: .

Nelle varie discussioni spesso si chiede quale attrezzatura è più giusta per le varie condizioni di onda, ma molto spesso ci si riferisce a condizioni "belle" (glassy, regolari, ecc...) e quindi parte l'immancabile inventario di "se vuoi fare noseridng ci vuole..." "se vuoi le curve... se sei radicale... ecc"... ma ne viene da sé che in quelle condizioni tutte le tavole vanno bene!!!
Ora io mi chiedo... trovatemi una configurazione tra tavola-pinne-ecc che secondo voi funziona bene con le condizioni merdose (che non sono poco frequenti)... o meglio che usereste per le condizioni merdose ma che non andate a usare in quelle belle.

Mi riferisco a onda piccola ma non solo, più che altro a condizioni sporche, ventose, attive....
Io una mia idea ce l'ho, ma per adesso me la tengo... vediamo qualche parere!
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda davidelba » mar feb 04, 2014 8:26 pm

miguelsurf ha scritto:. Questa è una cosa di cui rimango convinto, mi sono preso qualche cazziatone in proposito ma ci sta tutto :lol: .



Di tutto questo io non ne so niente.... :-D

Ciao Miguel
Questa è una domanda su cui è bene riflettere perchè quando le onde sono merdose tutto diventa difficile e anche la migliore tavola può diventare una ciofeca pazzesca.
Aspetto anche io che qualche amico dica la sua cosi ho il tempo di riflettere... :wink:
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda bombolo » mar feb 04, 2014 9:29 pm

miguelsurf ha scritto:trovatemi una configurazione tra tavola-pinne-ecc che secondo voi funziona bene con le condizioni merdose (che non sono poco frequenti)... o meglio che usereste per le condizioni merdose ma che non andate a usare in quelle belle.

Mi riferisco a onda piccola ma non solo, più che altro a condizioni sporche, ventose, attive....
Io una mia idea ce l'ho, ma per adesso me la tengo... vediamo qualche parere!


è una domanda veramente assurda.
Più l'onda fa schifo e più conta il manico innanzitutto...con le onde belle surfare è molto più facile.
Se una tavola va benissimo sulle onde di merda andrà ancora meglio su quelle belle (basta che non parliamo di tripleoverhead).
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda davidelba » mar feb 04, 2014 10:11 pm

bombolo ha scritto:Se una tavola va benissimo sulle onde di merda andrà ancora meglio su quelle belle (basta che non parliamo di tripleoverhead).


mmmmmmm.......quindi quale potrebbe essere una tavola che va benissimo sulle onde di merda ? e che quindi poi andrà benissimo su quelle spettacolari ?
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda bombolo » mar feb 04, 2014 11:07 pm

prima definiamo "onda di merda"
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda davidelba » mer feb 05, 2014 11:01 am

miguelsurf ha scritto:Ora io mi chiedo... trovatemi una configurazione tra tavola-pinne-ecc che secondo voi funziona bene con le condizioni merdose
Mi riferisco a onda piccola ma non solo, più che altro a condizioni sporche, ventose, attive....
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda dalmaz » mer feb 05, 2014 12:01 pm

bombolo ha scritto:prima definiamo "onda di merda"


ci provo...periodo basso, vento onshore, attive, correnti laterali forti, prevalenza di chiusoni...

ma quando è così vale veramente la pena entrare? io l'ho fatto un paio di settimane fa e mi sono risposto "NO" è più quello che si fatica che la possibilità di fare due curvette...
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda papi » mer feb 05, 2014 4:19 pm

scusa ma si parla di tavole corte o lunghe?
a me la domanda non sembra poi così banale....
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda davidelba » mer feb 05, 2014 4:35 pm

dalmaz ha scritto:ci provo...periodo basso, vento onshore, attive, correnti laterali forti, prevalenza di chiusoni...



Scusate non vorrei sembrare troppo sofisticato ma io in queste condizioni a meno che non ho proprio niente da fare, non esco..........mettiamoci pure un bel temporale con saette in mare e una grandinata e sapete che vi dico ?

:fullmoon:
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda miguelsurf » mer feb 05, 2014 8:32 pm

bombolo ha scritto:
miguelsurf ha scritto:trovatemi una configurazione tra tavola-pinne-ecc che secondo voi funziona bene con le condizioni merdose (che non sono poco frequenti)... o meglio che usereste per le condizioni merdose ma che non andate a usare in quelle belle.

Mi riferisco a onda piccola ma non solo, più che altro a condizioni sporche, ventose, attive....
Io una mia idea ce l'ho, ma per adesso me la tengo... vediamo qualche parere!


è una domanda veramente assurda.
Più l'onda fa schifo e più conta il manico innanzitutto...con le onde belle surfare è molto più facile.
Se una tavola va benissimo sulle onde di merda andrà ancora meglio su quelle belle (basta che non parliamo di tripleoverhead).


E' una domanda un po' surreale, lo ammetto (è volutamente così!!!) ma non poi così assurda.
Io nelle condizioni merdose come sopra definite entro eccome, se non altro per mantenere un minimo di costanza... logico che preferirei l'altezza spalla glassy chilometrico, ma se faccio troppa selezione va a finire che uscirei così di rado che le volte buone sono comunque un pippone (non che sia un fenomeno eh comunque! :lol: )

Il mio ragionamento è il seguente. E' emerso varie volte nel forum che molti tipi di tavola (in special modo quelle vintage) tipo fish retro, quad, LOG, singlefin, minisimmons, alaia,ecc ecc ecc ecc.... vogliono la condizione glassy e pulita. E va bè, 'ste tavole strane ve le tenete per quando è perfetto. Ma quando fa schifino, attivo, onshore, chopposo ecc...COSA USATE? Con cosa vi trovate meglio?

Secondo me (va bè la mia la dico se no nessuno si sbilancia) ci vuole una qualsiasi tavoletta con un po' di volume aggiunto (per partire più facilmente), a tre pinne.
Ora però, come dice giustamente bombolo, la tavola e il surfista da onde merdose andranno meglio con le onde belle. Per cui... perché nelle giornate "belle" abbandonare la povera tavola che ci ha salvato il culo quando faceva schifo?????

Tutto questo per dire che, in fin dei conti, ritengo che le tavole che richiedono solo le condizioni "pulite" siano un po' "inferiori" (passatemi il termine)
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda bombolo » mer feb 05, 2014 10:11 pm

Miguel partiamo dal presupposto che in quelle condizioni si dovrebbe girare i tacchi e andarsene a casa....poi sono il primo a non farlo perchè io entro OGNI VOLTA che posso. Ora...quando entri e sai già che non dovresti non puoi aspettarti una top session giusto? nonostante ciò cerchiamo di spremerla...a questo punto io entro con una Firewire sweet potato 4 pinne con una tonnellata di volume e per i seguenti motivi: 1 parto in anticipo, 2 le 4 pinne generano una montagna di velocità se lavorate bene con le gambe, 3 essendo molto corta è estremamente maneggevole. Se l'onda è ventata è corta con periodo minimo quindi non ci stà un long, non va bene una short 3pinne classica perchè non l'hai sicuramente comprata per quello, non va bene qualunque tavola con flat bottom perchè i chop sbattono e rallentano. Allora opto per una vee to doubleconcave 4 pinne che permette di tagliare i chop in ingresso ed incanalare bene l'acqua nei concavi dandomi velocità e direzionalità.
Potresti anche usare un minisimmons, ma le due pinne lavorano in maniera diversa dalle4.
Se però l'onda è piccola, ventata, schiumosa, con poca parete, ma ordinata e magari che si riforma in più sezioni il longboard ti aiuta perchè parti anche sulla schiuma è grazie al peso ed al lancio della tavola puoi "aspettare" di arrivare alla sezione successiva, mentre con le short ti pianti appena sei senza parete.
Fatto sta che a parte tutte le pippe che mi faccio sulle caratteristiche della tavola alla fine la mia sweet potato va bene sulle onde "di merda" e va 100volte meglio nelle onde belle fino a overhead dove poi inizia a svelare i suoi limiti.
Un quiver serve apposta per avere la scelta necessaria in funzione alle condizioni oppure al desiderio del surfer.
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda miguelsurf » gio feb 06, 2014 9:38 am

Grazie bombolo!
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda miguelsurf » gio feb 06, 2014 10:04 am

In linea di massima siamo d'accordo quindi, tavola corta e cicchiotta (con "tavoletta" intendevo questo concetto, forse mi sono espresso poco bene, di certo non una shortboard da performance).
Sul fatto 3 vs 4 pinne non ci entro nel merito, io le ho sempre avute a 3 pinne... solo una volta all'estero usai una 4 pinne, in up e down ci andavo bene ma ci trovavo più difficoltà nei cambi di direzione (simil -cutback). Da qualche parte qui nel forum mi pareva di aver letto che il quad volesse l'onda pulita, ma magari mi sbaglio.
Interessante il discorso sul rapporto tra il bottom e i chop, non ci avevo mai pensato. Grazie. :)

Altri pareri?
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda davidelba » gio feb 06, 2014 11:28 am

Quoto il discorso di bombolo che a livello teorico sembra molto valido poi a livello pratico è tutto da stabilire ma è giusto partire sempre dalla teoria.

Io usando prevalentemente longboards, lascio la tavola corta per onde di una certa qualità e dimensione.
Come ha scritto bombolo se le onde sono ordinate anche con periodo breve magari schiacciate dal vento ma con una sezione che apre e si allunga o riforma, scelgo un longboard leggero e performante che mi permette di partire in qualunque situazione, sia su parete ripida che su schiuma, plana velocemente e supera anche le sezioni piatte, se la parete irripidisce accellera e se schuma non si ferma. Certo non ci tiri fuori la giornata da sorriso a 32 denti ma nemmeno ti spacchi il culo per fare 4 take off e 3 metri di surfata.... :-x
Nonostante qualcuno sostiene che i materiali moderni usati da surtech, firewire ed altri, non funzionano bene in condizioni di venti on shore, off shore, chops, io sostengo che i vantaggi di avere una tavola leggera e reattiva anche in queste condizioni sono superiori agli svantaggi.
Conclusione mia personale in risposta a Miguel, la tavola che uso in condizioni di onde "sporche" è un longboard performer surftech. :)
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Re: La tavola per le onde di merda

Messaggioda miguelsurf » gio feb 06, 2014 7:49 pm

davidelba ha scritto: Conclusione mia personale in risposta a Miguel, la tavola che uso in condizioni di onde "sporche" è un longboard performer surftech. :)



... mmm tipo questa?

viewtopic.php?f=6&t=9478

se te la vendi allora si vede che ti va di lusso e surfi sempre sul pulito!!! :lol:

A parte gli scherzi, non sono troppo favorevole al discorso longboard su ondaccia, il longboard ha bisogno di ampi spazi per valorizzarsi e a volte con le onde di merd è più lunga la tavola dell'onda... come dite voi il suo notevole "scivolamento" può aiutare a compensare la moscezza dell'onda e a superare le sezioni piatte, ma devi avere comunque un minimo di onda lunga.

In condizioni più pulite, elba, cos'è che ti spinge a lasciare il longboard sopra citato per passare ad altre tavole???
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