bombolo ha scritto:Concordo ghost
bombolo ha scritto:Era partito bene sto post.... peccato
Katia-Daniels ha scritto:Dai comunque non c'è problema, sto studiando da sola. Sto leggendo tutto quello che ho trovato sulle spilling, plunging, surging e collapsing breakers. Da quel che ho capito le più appetibili surfisticamente parlando dovrebbero essere le plunging waves, perché sono quelle in grado di regalarvi anche un bel tubo. Sempre che l'onda non arrivi parallela alla spiaggia o al fondale, perché in quel caso tende a rompere tutta insieme per la sua intera lunghezza, dando vita ad un close-out. Se invece una sezione dell'onda rompe prima allora una parte si piegherà su sè stessa ma muovendosi lateralmente lungo tutta l'onda e sarà ottimamente surfabile.
Poi come mi spiegavate voi nei posts precedenti, non è importante solo la profondità del fondale, ma anche la sua forma, e il più o meno graduale cambiamento di profondità dal mare aperto allo spot.
Inoltre per avere plunging breakers, ad esempio, mi sembra di capire che la pendenza del fondale debba essere abbastanza ripida, ma non troppo, perché se la pendenza diventa eccessiva avremo delle surging waves che a volte non rompono neanche. Se invece il fondale è piatto o poco ripido si avranno spilling breakers. Poi ci sono tantissimi altri fattori che entrano in gioco. Credo però che la rifrazione delle onde sui diversi fondali o i diversi ostacoli sia importante, e che ci siano differenze sostanziali tra i tipi di breaks. E che questi rendano onde differenti, per i più svariati gusti dei surfers.
Ad esempio, ora mi permetto di citare una parte di un discorso di Bombolo in un'altra discussione, spero mi perdonerà se non ho chiesto il permesso. Riporto:
"Ogni fondale amplifica l'altezza dell'onda a modo suo altrimenti addio surf e poi è una questione di fisica.
Il point piega l'onda quindi ha già una dissipazione di forza ancor prima di rompere , il reef e il BB a seconda della conformazione e dell'angolo di swell possono dare origine a onde pesanti con labbro lanciato con periodi così alti ed in generale danno vita a onde più massicce. A parità di condizioni e periodo il reef rispetto al point ti scartella molto peggio."
Ovviamente qui si parlava anche di altre cose, come il fetch ed il periodo...... Però mi fa intuire che i diversi breaks fanno differenza. Tra parentesi trovo molto bello il termine 'scartellare',ma non capisco se sia un neologismo coniato lì per lì, o è uno slang surfistico. E se lo è, ha un corrispettivo inglese? Ah ah ah, no scherzo, questa perplessità me la posso pure tenere.
Un'altra cosa che ho letto sempre da voi, è che i beach break sono più imprevedibili in quanto le onde si formano in posti diversi. E anche ciò mi sembra una sensibile differenza rispetto agli altri. Insomma ce ne ho ancora da capire..
Anche se forse molto è soggettivo dei gusti personali, qualcosa mi porta a pensare che quelli in grado di dare onde molto interessanti siano i reef, ma forse è solo dovuto al fatto che spesso leggo di surfers che amano i reef breaks.
Ok, avrò di sicuro scritto una marea di inesattezze, da sottolineare con la matitona blu e rossa, ma sono ancora in fase di apprendimento. Credo che voi potreste parlarne molto meglio.
GIAMPI ha scritto:Direi che nel giro di 4/5 giorni ne saprà di più di molti surfers.
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