Mi presento + consiglio prima tavola rigida per ragazza

[mako]

O neil a mio avviso le migliori in assoluto, calde ed elastiche, giusto vanno trattate con i guanti, per dire non si arriva allo spot in fotta totale e dato che i fottuti piedi non entrano si tira e non avendo fatto una manicure perfetta si taglia a lato ginocchio cazzooooooooooooo, ecco molto molto fragili, però altra catergoria come elasticità e calore, psyco one, nemmeo il top di gamma ma tanta veramente tanta roba

[mako]

caspita back zip orizzontale lo speo che sia un tuo incubo, non voglio nemmeno pensare a che tipo di contorsione si deve arrivare per poter aprirla e uscirte, chest zip scomoda ma fatticile, veramente da pazzi è zipless, ho visto gente piangere, gente in macchina con la muta a guidare, gente buttata a terra con ancora la zipless addosso, veramente impossibile da tigliere

[GIAMPI]

Forse era la Mutant O'Neill, potevi scegliere fra colletto o cappuccio che si attaccavano con due zip, una davanti e una dietro e non aveva l'impiccio della spalla destra.

[captainkook]

Forse era la Mutant O'Neill, potevi scegliere fra colletto o cappuccio che si attaccavano con due zip, una davanti e una dietro e non aveva l'impiccio della spalla destra.

O magari se la mette al contrario e non se ne e' accorto!

[Fleur]

Forse era la Mutant O'Neill, potevi scegliere fra colletto o cappuccio che si attaccavano con due zip, una davanti e una dietro e non aveva l'impiccio della spalla destra.

O magari se la mette al contrario e non se ne e' accorto!

anche io avevo pensato a questo

[dv_ele]

***Aggiornamento***
Ciao a tutti i surfer che mi hanno consigliato nella scelta della mia prima tavola rigida. Ho aspettato un po' prima di scrivere per darvi un feedback, ma eccomi qui!
Ho iniziato a usare la tavola da ottobre e dopo qualche giornata per prenderci mano devo dire che sono molto soddisfatta! Mi sto trovando bene sia con la misura (8'4) che con la single fin, che non avevo mai usato prima. Mi piace molto come la tavola reagisce, rispetto alla soft che usavo prima riesco subito a mettermi in parete dopo il take off e sto imparando anche ad aggiustare un po' la direzione. A mesi di distanza, sono molto contenta della decisione di prendere questa tavola "su misura", piuttosto che un usato o una tavola commerciale, anche perché sono sempre molto felice di andare in acqua e utilizzarla!
Su consiglio di un maestro, ho notato che con questa tavola devo iniziare a remare l'onda "un po' più a largo" rispetto ad altri amici con tavole più corte, ed effettivamente mi sto trovando bene ora che ho aggiustato il timing.
Ora mi piacerebbe imparare..ad avere anche dello stile ahahahah. Ogni tanto ho provato a fare il cross-step ma con il risultato di affondare la tavola sul nose e cadere il acqua, cosa mi consigliate per migliorare su questo punto?

[GIAMPI]

Scegliere il momento giusto e fare i passi sino sul nose, forse è una delle cose più difficili del long.
Comunque se guardi fra i video del sito, ne troverai uno recente di Patagonia che spiega la tecnica molto chiaramente e quindi aiutarti a metterla in pratica. Ovviamente ci vogliono le onde giuste, ovvero più sono perfette e più e facile andare in punta e fare i passi che sono praticamente identici al passo all'inglese del pattinaggio per intenderci. Il momento che poi devi sfruttare è quando il tail si trova nel pocket sommerso dall'onda che sta per frangere. Quindi onda regolare e continua nel suo srotolarsi.

[Surftauro]

Scegliere il momento giusto e fare i passi sino sul nose, forse è una delle cose più difficili del long.
Comunque se guardi fra i video del sito, ne troverai uno recente di Patagonia che spiega la tecnica molto chiaramente e quindi aiutarti a metterla in pratica. Ovviamente ci vogliono le onde giuste, ovvero più sono perfette e più e facile andare in punta e fare i passi che sono praticamente identici al passo all'inglese del pattinaggio per intenderci. Il momento che poi devi sfruttare è quando il tail si trova nel pocket sommerso dall'onda che sta per frangere. Quindi onda regolare e continua nel suo srotolarsi.

È più di un anno che ci prendo musate,..poche volte mi è riuscito , la strada è lùnga my friend,..ma che ce frega basta divertirsi

[GIAMPI]

Una cosa importante che si deve seguire nel nose riding è l'inclinazione della tavola rispetto alla parete dell'onda, ovvero più la parete è ripida e più si può essere paralleli alla stessa andando in punta. Viceversa più la parete è morbida e meno si deve essere paralleli. Inoltre sul ripido, prendendo come riferimento il longherone della tavola, i passi vanno fatti un po' decentrati verso la parete dell'onda, cosa che consente al rail di tenere meglio la verticalità e contrastando così le varie forze che tendono a far essere il bottom piatto sulla parete e quindi cadere. Sembra difficile ma quando i piedi, il resto del corpo e l'occhio "sentono e vedono" ciò, il tutto riesce meglio. Un'altra questione importante è tornare verso il tail ed effettuare un Cutback, quando la sezione si ammoscia e quindi riprendere la nuova sezione ripida e andare in punta nuovamente. Non facendo questa manovra e rimanendo in punta.....si prendono musate!!!!!

[Fleur]

Un'altra questione importante è tornare verso il tail ed effettuare un Cutback, quando la sezione si ammoscia e quindi riprendere la nuova sezione ripida e andare in punta nuovamente. Non facendo questa manovra e rimanendo in punta.....si prendono musate!!!!!

anche perchè il NR non è solo un esercizio di stile ma è l'unico modo per pompare con un log

[Surftauro]

Una cosa importante che si deve seguire nel nose riding è l'inclinazione della tavola rispetto alla parete dell'onda, ovvero più la parete è ripida e più si può essere paralleli alla stessa andando in punta. Viceversa più la parete è morbida e meno si deve essere paralleli. Inoltre sul ripido, prendendo come riferimento il longherone della tavola, i passi vanno fatti un po' decentrati verso la parete dell'onda, cosa che consente al rail di tenere meglio la verticalità e contrastando così le varie forze che tendono a far essere il bottom piatto sulla parete e quindi cadere. Sembra difficile ma quando i piedi, il resto del corpo e l'occhio "sentono e vedono" ciò, il tutto riesce meglio. Un'altra questione importante è tornare verso il tail ed effettuare un Cutback, quando la sezione si ammoscia e quindi riprendere la nuova sezione ripida e andare in punta nuovamente. Non facendo questa manovra e rimanendo in punta.....si prendono musate!!!!!

Però tacci tua me lo potevi di prima ! So 2 anni che cerco di fa i passi precisi sul longherone e so 2 anni che prendo legnate hahahahaha. Ho provato l'altro giorno a tenere i passi verso l'onda e magicamente qualcosa ho iniziato a vedere

[GIAMPI]

Che ti devo dire....certe cose possono sembrare intuitive!
Compito per casa: analizzare con attenzione il posizionamento dei piedi e del corpo, delle sezioni delle onde, quando guardi i filmati di quelli bravi.

[Paolo Cartacci]

Salve a tutti. La penso come Giampi; se trovi onde piccole con un pò di parete, non esitare, non vergognarti di surficchiare con accanto dei ragazzini con i bodyboards, quelle ondine "insignificanti" ti faranno crescere molto più velocemente di altre situazioni all'apparenza migliori. Hai una splendida "Blue soul", per l'occasione ci metti una pivot, anche se per i bottom turn è un filo più tecnica.

[GIAMPI]

Ciao Paolino, per esperienza, penso che le pinne migliori per il BS, siano le flex tipo Knost sunshine di Captain Fin, donano manovrabilità e stabilità, una pivot, magari con poco rake e tosta da girare e richiede, appunto tecnica per girare.
Un buon compromesso fra stabilità e "facilità" nel girare è la California flex, meglio ancora per il BS una Greenough flex, facilità nel girare e stabilità.
Comunque se l'onda è lunga e regolare nel frangere, parlo per il BS, una Greenough è ottima, come anche una pivot classica.
Ma se la parete frange spesso oppure si ammoscia spesso e quindi è richiesto un frequente aggiustamento della direzione, quelle tipo sushine sono imbattibili.

[Surftauro]

Ìo con la Flex fatta dal buon Michele mi trovo da dio, è vero anche che ne ho provate poche altre